La musica e il mito dell'interezza - Verso un nuovo paradigma estetico

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La musica e il mito dell'interezza - Verso un nuovo paradigma estetico (Tim Hodgkinson)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Music and the Myth of Wholeness” di Tim Hodgkinson è riconosciuto come un'esplorazione ambiziosa e stimolante del rapporto della musica con il corpo, il linguaggio e l'estetica. Sebbene fornisca spunti affascinanti e rappresenti un utile esercizio intellettuale, viene spesso criticato per il suo stile accademico e denso che potrebbe non essere facilmente accessibile ai lettori comuni.

Vantaggi:

Il libro offre spunti affascinanti sul rapporto tra la musica e i vari aspetti dell'esperienza umana. È ambizioso e stimolante, apprezzato per la sua miscela di esperienza musicale personale e di riferimenti critici alla biologia, alla filosofia e alla teoria culturale. Il background di Hodgkinson come musicista arricchisce l'esplorazione.

Svantaggi:

Il libro è descritto come denso e di non facile lettura, il che lo rende meno accessibile al lettore medio. Potrebbe essere più interessante per gli accademici o gli intellettuali, e alcuni lettori ritengono che a volte perda il contatto con le realtà pratiche della musica nei suoi ampi riferimenti filosofici.

(basato su 4 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Music and the Myth of Wholeness - Toward a New Aesthetic Paradigm

Contenuto del libro:

Una nuova teoria dell'estetica e della musica, fondata sulla collisione tra linguaggio e corpo.

In questo libro Tim Hodgkinson propone una teoria dell'estetica e della musica fondata sul confine tra natura e cultura all'interno dell'essere umano. La sua analisi scarta l'idea convenzionale dell'essere umano come un insieme integrato, a favore di un campo ricco e complesso in cui si scontrano tipi di informazioni incompatibili, biologiche e culturali. È solo quando riconosciamo lo scontro tra corpo e linguaggio all'interno dell'identità umana che possiamo capire come l'arte faccia emergere la speciale forma di soggettività potenzialmente presente nelle esperienze estetiche.

Da giovane musicista, Hodgkinson si rese conto che la musica era, in qualche modo misterioso, "di per sé": non isolata dalla vita, ma nemmeno del tutto continua con essa. Attingendo alle sue esperienze di musicista, compositore e antropologo, Hodgkinson mostra come quando ascoltiamo la musica una nuova soggettività prende vita in noi stessi. Il normale modo di agire è sospeso e la soggettività inscritta nella musica ci viene incontro come un "altro" formativo con cui impegnarsi. Ma non si tratta della riproduzione della soggettivazione del compositore stesso; quando ascoltiamo la musica, condividiamo i rischi formativi assunti dal suo autore. Per esaminare questo aspetto nella pratica, Hodgkinson esamina il lavoro di tre compositori che hanno dichiarato di voler stimolare un nuovo modo di ascoltare: Pierre Schaeffer, John Cage e Helmut Lachenmann.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780262034067
Autore:
Editore:
Sottotitolo:Toward a New Aesthetic Paradigm
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2016
Numero di pagine:280

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)