La misura della distanza: Un romanzo di immigrazione

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Titolo originale:

The Measure of Distance: An Immigrant Novel

Contenuto del libro:

Sono andati al Cairo, lasciandosi alle spalle le case di adobe costruite lungo il bordo del Nilo e gli abitanti del villaggio che si conoscevano tutti e che avevano vissuto su questa terra per più secoli di quanti se ne potessero contare. Dietro di loro, hanno lasciato l'impronta dei loro passi per altri che avrebbero potuto seguirli.

Questa saga familiare inizia quando Salim, il maggiore di tre fratelli, si trasferisce al Cairo all'inizio del XX secolo con il sogno di aprire un proprio panificio. La sua decisione di lasciare il villaggio ancestrale di Kom Ombo, nonostante le obiezioni dei genitori, si ripercuote su tutte le generazioni, dando il via a una serie di migrazioni che segnano la vita della sua famiglia e dei suoi discendenti nei decenni successivi. Queste migrazioni si intensificano solo dopo la rivoluzione del 1952: Misha, il nipote maggiore di Salim, è il primo a fuggire in "Amreeka" e le sue telefonate annuali a casa diventano sempre più brevi ogni anno che passa.

Culminato con le proteste di piazza Tahrir del 2011, La misura della distanza di Pauline Kaldas è un ritratto dettagliato dell'immigrazione sullo sfondo di un Egitto in costante mutamento e di un'America sempre al di sotto della fantasia. Alternando i racconti di chi emigra e di chi resta, questo ampio romanzo segue i suoi personaggi mentre determinano il corso delle loro vite, spesso scegliendo un'incertezza piuttosto che un'altra mentre migrano verso nuove terre o piantano le loro radici più saldamente nella loro patria.