La metafisica della continuità della coscienza

Titolo originale:

The metaphysics of continuity of consciousness

Contenuto del libro:

Gli unici semplici fisici sono gli animali: solo loro non pensano, mentre l'uomo è un essere pensante e un metafisico nato. La vera questione non è se applicheremo la metafisica, ma se la nostra metafisica è del tipo giusto: in altre parole, se non stiamo adottando, invece dell'Idea logica concreta, forme di pensiero unilaterali, rigidamente fissate dalla comprensione, e se non stiamo facendo di queste la base del nostro lavoro teorico e pratico.

(Hegel, Enciclopedia delle scienze filosofiche in forma elementare I, 98)

Questa tesi è uno studio sulla metafisica della continuità della coscienza. Naturalmente, le tre idee con cui questa tesi si confronta sono quelle di metafisica, continuità e coscienza. La metafisica, come spesso viene intesa, è lo studio della natura fondamentale della realtà. La disciplina più vicina alla metafisica è la fisica, che studia anch'essa la natura della realtà, ma l'oggetto della fisica sono le cose concrete, mentre la metafisica si occupa di entità sia concrete che astratte. Inoltre, la fisica può occuparsi di una particolare cosa o di una particolare classe di cose, mentre la metafisica è vista come lo studio della realtà nella sua totalità. Infine, a differenza della fisica, la metafisica non è una disciplina empirica: il suo metodo di indagine fondamentale non è l'osservazione o la sperimentazione, ma le postulazioni logiche. L'ontologia è una sottodisciplina della metafisica che studia che tipo di cose ci sono fondamentalmente o, come spesso si dice, che cosa c'è. L'ontologia parla delle categorie più ampie delle cose e l'obiettivo di ogni ontologo è quello di ridurre al minimo il numero di queste categorie. Per questo motivo, un ontologo non considererà le automobili, i computer portatili e le case come categorie ontologiche diverse, ma le raggrupperà in un'unica categoria più ampia, quella del concreto.