La mercanzia politica mista vista in Vanity Fair

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Titolo originale:

Mixed Political Wares as seen in Vanity Fair

Contenuto del libro:

Vanity Fair era un settimanale di politica, società e letteratura all'avanguardia e unico nel suo genere.

Con il tempo divenne la rivista mondana di maggior successo nella storia del giornalismo inglese e con la sua combinazione di epigrammi arguti, ritratti caricaturali e litografia a colori, fornì un nuovo interesse per il genere delle riviste inglesi. Le caricature a colori non furono inizialmente utilizzate dal direttore fondatore Thomas Gibson Bowles fino al numero 13, quando pensò che una caricatura avrebbe potuto risollevare le sorti della sua nuova rivista.

Benjamin Disraeli fu il primo, seguito dal suo rivale William Gladstone. Vanity Fair era pronta ad attaccare tutti coloro che minacciavano la struttura sociale consolidata, controllata dalle élite al potere. La rivista condannava apertamente i partiti politici e, durante i suoi 46 anni di vita, i politici avrebbero rappresentato un terzo delle 2352 caricature pubblicate sulla rivista dal 1869 al 1914.

A differenza del resto di Vanity Fair, queste caricature sono sopravvissute e hanno prosperato, e molte sono finite nelle mani di collezionisti privati. Questa particolare collezione di "mercanzia politica mista" comprende alcuni dei protagonisti e anche dei rans, i cui affari professionali, di successo o meno, non sono sfuggiti all'esame del profetizzante Jehu Junior.