La memoria riscritta

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Titolo originale:

Memory Rewritten

Contenuto del libro:

Fluttuando tra il memoir e l'indagine filosofica, La memoria riscritta di Mariella Nigro esplora l'impatto continuo di un trauma infantile e il potere della poesia di venire a patti con la perdita, trovando persino la bellezza in essa.

Sorelle mie, non guardate mai indietro! ammoniva la poetessa modernista uruguaiana Delmira Agustini (1886-1914) in un'elegia che ci ricorda il destino della biblica moglie di Lot e dello sfortunato Orfeo. Ma a volte guardare indietro è necessario, soprattutto quando si tratta di una sorella che si è persa.

La memoria riscritta della poetessa uruguaiana Mariella Nigro è una meditazione sull'insufficienza del linguaggio a fornire un contenitore per le emozioni e i ricordi umani, eppure sulla realtà che è l'unico mezzo che abbiamo. Sto scrivendo un'elegia / e così sto sistemando un bouquet scuro di parole inutili / con la loro eloquenza di petali spezzati / e bruciando nella retorica di foglie ricamate / la poesia cresce nell'acqua nera / del fragile vaso traboccante, afferma Nigro. Il fantasma di un'amata sorella morta nell'infanzia perseguita queste poesie, così come il bisogno di ripetizione, la costrizione a tornare sui luoghi della perdita e del dolore.

Tuttavia, anziché limitarsi a ripetere i ricordi, Nigro li trasforma elegantemente, recuperando la bellezza dai rottami: "In una scatola ho rinchiuso come misteri eleusini le poesie che avevamo condiviso l'anno precedente sotto la luna di gennaio, insieme ai nastri colorati e alle perline di vetro che ci eravamo contesi, ora solo miei". In una poetica che ricorda l'ecriture feminine di Helene Cixous, Nigro trasforma le esperienze viscerali e corporee della perdita e porta il lettore con sé in un viaggio in cui il lutto non procede per tappe ordinate, in cui il dolore e la guarigione coesistono nel disordine del linguaggio, e da essi emerge una poesia.