La maledizione della grandezza: L'antitrust nella nuova età dell'oro

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Titolo originale:

The Curse of Bigness: Antitrust in the New Gilded Age

Contenuto del libro:

Dall'uomo che ha coniato il termine “neutralità della rete”, arriva un monito sui pericoli dell'eccessiva concentrazione aziendale e industriale per il nostro futuro economico e politico.

Viviamo in un'epoca di estrema concentrazione aziendale, in cui le industrie globali sono controllate da poche aziende gigantesche: grandi banche, big pharma e big tech, solo per citarne alcune. Ma la preoccupazione per quella che Louis Brandeis chiamava la “maledizione della grandezza” non può più rimanere appannaggio di giuristi ed economisti specializzati, perché si è riversata sulla politica, minacciando la stessa democrazia. La storia suggerisce che la tolleranza della disuguaglianza e il mancato controllo dell'eccessivo potere delle imprese possono favorire l'ascesa di populismo, nazionalismo, politici estremisti e regimi fascisti. In breve, come avverte Wu, rischiamo di ripetere gli errori del XX secolo.

In The Curse of Bigness (La maledizione della grandezza), Tim Wu spiega come figure come Brandeis e Theodore Roosevelt abbiano affrontato per primi le minacce democratiche poste dai grandi trust della Gilded Age, ma le lezioni dell'era progressista sono state dimenticate negli ultimi 40 anni. L'autore invita a recuperare i principi perduti dell'era del trustbusting come parte di una più ampia rinascita delle idee progressiste americane, mentre affrontiamo le conseguenze di una persistente ed estrema disuguaglianza economica.