La macchina fotografica di carta

La macchina fotografica di carta (Youmna Chlala)

Titolo originale:

The Paper Camera

Contenuto del libro:

Poesia. Arte. Fotografia. "La bellezza è tornata, rallegratevi". Così termina LA MACCHINA DI CARTA, il catalogo tremolante di Youmna Chlala su Beirut e altre città, dove la perdita e la nostalgia sono intervallate da vignette di intimità: i membri della famiglia preparano l'insalata e vanno a nuotare.

Gli amanti si osservano con languida curiosità.

Gli oggetti dell'infanzia riaffiorano. Tracciando l'assenza tra punti di origine irrecuperabili e corpi in migrazione, LA CAMERA DI CARTA è un testo multilingue e ibrido che esplora come i confini di una città si tracciano sulla lingua e sulla memoria, mentre la poesia propone una nuova cartografia. "Prima di tutto, dovevamo imparare la lingua dell'altro. / Questo è stato il processo più lungo e amorevole. / Poi abbiamo disfatto la nostra".

Si tratta di un'opera "da camera" di grande valore, in cui il film continua a muoversi lungo le persone che corrono da una città all'altra, da un continente all'altro, dirette da "una giovane ragazza (che) tira fuori la lingua da una pistola". Coprendo e scoprendo il Libano, l'autrice estrae una notevole poesia da una guerra che esplode in continuazione" - Etel Adnan.

Youmna Chlala ci mostra che un libro che si svolge in un luogo - sia esso una lingua, una città, tra una certa serie di pagine - si svolge sempre anche in un altro luogo (in un'altra lingua, in un'altra città, in una fotografia piuttosto che in un libro), ed è questa duplice ricorrenza di vista, portata e resa che si avvicina maggiormente a ciò che abbiamo ereditato e a ciò che abbiamo trasmesso in questa vita di violenza e di ricordo. LA CAMERA DI CARTA è una forza conduttrice, ardente e profondamente commovente" - Renee Gladman.

"Vigoroso e avventuroso, questo è un libro che individua la dignità umana nei dettagli quotidiani e, a sua volta, segue i modi minuziosi in cui i nostri momenti più banali sono informati da antiche fonti di integrità umana, da Gilgamesh alla condivisione di un pasto. La triangolazione di due linguaggi verbali e di uno visivo sottolinea una dinamica basata su un costante spostamento, creando un'eco strutturale della costante attenzione dell'opera allo sconvolgimento culturale creato dall'esilio nelle sue miriadi di forme e cause. La maggior parte delle immagini visive sono finestre, spesso scattate dall'esterno verso l'interno, che offrono una forte linea metaforica.

Possiamo anche essere all'esterno, ma possiamo vedere, non quello che c'è dall'altra parte della finestra, ma qualcosa al di là di essa.

È un libro che vede al di là di ciò che è immediatamente visibile e lo usa per vedere in modi più complessi" - Cole Swensen.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781933959351
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)