La guerra civile di un cittadino-soldato

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Titolo originale:

A Citizen-Soldier's Civil War

Contenuto del libro:

Quando il "cittadino-soldato" Alvin Coe Voris scrisse la sua prima lettera all'amata moglie Lydia nel 1861, iniziò una corrispondenza che sarebbe durata per tutta la durata della Guerra Civile. Ex legislatore dell'Ohio, Voris riempì le sue lettere con acute intuizioni sulla vita quotidiana dei soldati, sulla politica dell'esercito e su questioni come la moralità del combattimento e i mali della schiavitù. Spesso strazianti e sempre avvincenti, le 428 lettere raccolte in questo volume formano una cronaca della Guerra Civile unica e ininterrotta.

I meriti personali e l'influenza politica di Voris gli valsero il grado di generale maggiore dei volontari. Conosciuto tra i suoi uomini come "Old Promptly", egli enfatizzò fortemente i precetti del soldato in materia di ordine e dovere sul campo di battaglia. A capo del 67° reggimento di fanteria volontaria dell'Ohio, Voris combatté nella prima battaglia di Kernstown, l'unica sconfitta di Stonewall Jackson. Benché ferito nell'attacco a Fort Wagner durante l'assedio di Charleston, prestò servizio nella Virginia settentrionale fino alla resa del generale Lee ad Appomattox Courthouse.

Alcune delle lettere più appassionate di Voris descrivono le sue osservazioni di prima mano sugli effetti della schiavitù sulla nazione, condannando la crudeltà dei proprietari di schiavi e soffermandosi sulla situazione dei suoi simili. A un certo punto, Voris guidò una brigata afroamericana composta da quasi 3.000 soldati e, subito dopo il primo combattimento, scrisse a Lydia per lodare il valore e lo spirito combattivo degli uomini. Congedato dal comando militare nel 1865, rimase un attivo e convinto sostenitore della parità di diritti per gli afroamericani.

Curata e commentata da Jerome Mushkat, questa raccolta di lettere eccezionalmente completa rivela non solo la vita quotidiana di un soldato della Guerra Civile, ma anche gli ideali e le aspirazioni di un uomo di coscienza che il dovere chiamò sul campo di battaglia.