La grande inversione: come l'America ha rinunciato al libero mercato

Punteggio:   (4,5 su 5)

La grande inversione: come l'America ha rinunciato al libero mercato (Thomas Philippon)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Le recensioni evidenziano che “La grande inversione” di Thomas Philippon è un esame cruciale del declino della concorrenza nell'economia statunitense negli ultimi due o tre decenni, caratterizzato da un aumento del potere di mercato, una diminuzione degli investimenti, una riduzione dei salari e un aumento delle disuguaglianze. Il libro contrappone inoltre l'esperienza degli Stati Uniti a quella dell'Europa, suggerendo che i mercati europei potrebbero essere più competitivi grazie a un'applicazione più rigorosa dell'antitrust. Sebbene molti abbiano trovato il libro perspicace e ben studiato, alcuni lo hanno criticato per la sua densità o per la mancanza di una discussione su alcuni temi economici.

Vantaggi:

Analisi completa del potere di mercato e della concorrenza nell'economia statunitense.
Stile di scrittura coinvolgente che unisce l'umorismo al rigore accademico.
Forte ricerca empirica che sfida la saggezza economica convenzionale.
Spiegazioni chiare di concetti economici complessi, che lo rendono accessibile a un pubblico generale.
Fornisce esempi pertinenti che collegano le tendenze economiche alle esperienze quotidiane, come l'aumento dei prezzi dei servizi.

Svantaggi:

Alcuni lettori hanno trovato il libro a volte un po' noioso o denso.
Alcuni argomenti significativi, come il ruolo del potere monopsonico nei mercati del lavoro e le questioni specifiche del settore, sono stati ritenuti poco sviluppati.
Alcune critiche per non aver esplorato a fondo le implicazioni della concentrazione economica sulla politica macroeconomica.
Alcuni lettori hanno ritenuto che il libro non abbia apportato nuovi spunti di riflessione che non fossero disponibili altrove.

(basato su 53 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Great Reversal: How America Gave Up on Free Markets

Contenuto del libro:

Un libro dell'anno del Financial Times.

Un libro dell'anno per ProMarket

"Superbamente argomentato e importante... Donald Trump è per molti versi un prodotto del capitalismo difettoso descritto in The Great Reversal. Ciò di cui gli Stati Uniti hanno bisogno, invece, è un altro Teddy Roosevelt e la sua energica distruzione della fiducia. È ancora immaginabile? Tutti i credenti nelle virtù del capitalismo competitivo devono sperare di sì".

--Martin Wolf, Financial Times.

"In un settore dopo l'altro... alcune aziende sono cresciute così tanto da avere il potere di mantenere alti i prezzi e bassi i salari. È un bene per queste aziende, e un male per quasi tutti gli altri".

--David Leonhardt, New York Times.

"Sostiene che gli Stati Uniti hanno molto da guadagnare riformando il funzionamento dei mercati nazionali, ma anche molto da riguadagnare: una vitalità che è andata perduta dagli anni di Reagan... La sua analisi indica un modo per rendere l'America di nuovo grande: ripristinare la competitività del nostro mercato libero".

--Arthur Herman, Wall Street Journal.

Perché negli Stati Uniti i piani telefonici sono molto più costosi che in Europa? Sembra una domanda semplice, ma la ricerca di una risposta ha portato uno dei più importanti economisti del mondo a compiere un viaggio inaspettato attraverso alcune delle questioni più dibattute nel suo campo. È giunto a una conclusione sorprendente: I mercati americani, un tempo modello per il mondo, stanno rinunciando a una sana concorrenza.

Nell'era delle start-up della Silicon Valley e dei milionari millennial, non se lo aspettava proprio. Ma i dati della sua ricerca all'avanguardia si sono rivelati innegabili. In questo avvincente racconto di investigazione economica, seguiamo Thomas Philippon mentre elabora i fatti e le conseguenze della concentrazione industriale, mostra come le lobby e i contributi alle campagne elettorali abbiano messo in difficoltà le autorità di regolamentazione antitrust e valuta il significato di tutto questo. Philippon sostiene che molti problemi chiave dell'economia americana non sono dovuti ai difetti del capitalismo o della globalizzazione, ma alla concentrazione del potere aziendale. Facendo pressioni contro la concorrenza, le aziende più grandi aumentano i profitti, deprimendo i salari e limitando le opportunità di investimento, innovazione e crescita. Per il bene degli americani comuni, conclude, il governo deve tornare a fare ciò che un tempo sapeva fare meglio: mantenere il campo di gioco uniforme per la concorrenza. È ora di rendere i mercati americani nuovamente grandi e liberi.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780674260320
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2021
Numero di pagine:368

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)