La frontiera dei pescatori: Persone e salmoni nel sud-est dell'Alaska

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La frontiera dei pescatori: Persone e salmoni nel sud-est dell'Alaska (F. Arnold David)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

The Fishermen's Frontier” di David Arnold presenta una narrazione approfondita e coinvolgente sulla pesca del salmone nel sud-est dell'Alaska, mescolando storia, ecologia e temi socio-economici. Il libro è ben studiato, visivamente accattivante e presenta una varietà di prospettive relative all'industria della pesca che lo rendono informativo e stimolante.

Vantaggi:

Una narrazione fluida e coinvolgente
un'impressionante ricerca scientifica
riccamente illustrata con mappe e immagini
uno studio a tutto tondo che include molteplici punti di vista
informativo e illuminante sulla pesca del salmone in Alaska
cattura la passione e le preoccupazioni dei pescatori.

Svantaggi:

Alcuni lettori potrebbero trovare eccessiva l'ampiezza delle note a piè di pagina e della bibliografia; l'attenzione alle realtà complesse potrebbe non piacere a chi cerca una narrazione più leggera.

(basato su 7 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Fishermen's Frontier: People and Salmon in Southeast Alaska

Contenuto del libro:

In The Fishermen's Frontier (La frontiera dei pescatori), David Arnold esamina il contesto economico, sociale, culturale e politico in cui il salmone è stato raccolto nel sud-est dell'Alaska negli ultimi 250 anni. Inizia con la pesca aborigena, in cui i pescatori nativi vivevano in stretta connessione con gli ecosistemi dei salmoni e sviluppavano rituali e modi di vita che riflettevano questa intimità.

La trasformazione della pesca del salmone nel sud-est dell'Alaska da risorsa aborigena a bene industriale è stata costellata di ironie storiche. Le popolazioni tribali, solitamente considerate egualitarie e comunitarie, gestivano le loro attività di pesca con una nozione rigorosa di diritti di proprietà, mentre gli euro-americani, così radicati nella nozione di proprietà e di possesso, hanno stabilito una pesca di proprietà comune quando sono arrivati alla fine del XIX secolo. Nel XX secolo, i funzionari federali addetti alla conservazione cercarono di razionalizzare la pesca "migliorando" la natura e promuovendo l'efficienza economica, ma il loro abbraccio acritico della pianificazione scientifica e il loro disprezzo per le conoscenze locali degradarono l'habitat dei salmoni e incoraggiarono un contraccolpo da parte dei pescatori con piccole imbarcazioni, che si aggrapparono ai loro modi "irrazionali". Nel frattempo, i pescatori commerciali indiani e bianchi svolgevano lavori identici, ma avevano stabilito culture del lavoro e identità molto diverse, basate su nozioni concorrenti di lavoro e natura.

Arnold conclude con un'analisi preoccupante delle minacce alle culture di pesca attuali da parte di forze che sfuggono al loro controllo. Tuttavia, la pesca del salmone nel sud-est dell'Alaska è ancora molto viva e coinvolge salmoni, pescatori, industriali, scienziati e consumatori in una rete vivente di attività biologiche e umane che continua da migliaia di anni.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780295991375
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2011
Numero di pagine:296

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)