Colonizing Madness: Asylum and Community in Fiji
In Colonizing Madness Jacqueline Leckie racconta una storia dimenticata di silenzio, sofferenza e trasgressioni nel Pacifico coloniale. Offre nuovi spunti di riflessione sulla storia delle Figi entrando nell'istituzione psichiatrica più duratura delle isole del Pacifico, l'ospedale psichiatrico di St. Giles, fondato come manicomio pubblico delle Figi nel 1884. Il suo studio ricco di sfumature rivela un microcosmo delle comunità indigene, migranti e coloniali delle Figi ed esamina come gli individui e le comunità abbiano convissuto con l'etichetta della follia in una società insulare etnicamente complessa. Seguendo il cambiamento longitudinale dagli anni Ottanta dell'Ottocento a oggi nella costruzione e nel trattamento del disturbo mentale nelle Figi, il libro sottolinea la colonizzazione della follia attraverso e all'interno dei confini di cultura, etnia, religione, genere, economia e potere. La colonizzazione della follia nelle Figi è stata forgiata dall'intreccio di istituzioni e culture coloniali che riflettevano tensioni e pregiudizi all'interno di case, villaggi, luoghi di lavoro e chiese. La disperazione mentale è stata anche il risultato della distruzione e dello spostamento causati dalla migrazione e dal colonialismo. La follia era inoltre inserita nel più ampio mondo della psichiatria coloniale, della biomedicina occidentale e della costruzione di manicomi. Uno dei capitoli esplora il discorso medico e le diagnosi all'interno dei mondi e delle pratiche coloniali.
La "comunità all'interno" del manicomio è una caratteristica dello studio di Leckie, che pone l'attenzione sull'agency dei pazienti per mostrare come coloro che venivano etichettati come pazzi resistevano alle diagnosi sulle loro menti, alla reclusione e alle costrizioni, che andavano dalle camicie di forza alle scosse elettriche alle terapie farmacologiche. L'autrice sostiene che la follia nelle Figi coloniali riflette le dinamiche tra il manicomio e la comunità e che la "lettura" degli archivi manicomiali getta nuova luce su razza/etnia, genere e potere nelle Figi coloniali.
Esplorando il significato della follia nelle Fiji, l'autore non lesina di porre domande controverse su come le culture del Pacifico definiscono la normalità e l'anormalità e su come le comunità rispondono. Ricercato con cura e scritto in modo chiaro, Colonizzare la follia offre una narrazione coinvolgente, un superbo esempio di storia intersezionale con un'ampia attrattiva per la comprensione degli sviluppi globali della salute mentale. Le sue tesi affrontano le contraddizioni degli attuali sforzi per abbandonare il modello manicomiale e rendere la salute mentale una realtà per tutti nelle società postcoloniali.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)