La ferrovia di Stalin: Turksib e la costruzione del socialismo

Titolo originale:

Stalin's Railroad: Turksib and the Building of Socialism

Contenuto del libro:

La Ferrovia Turco-Siberiana, o Turksib, fu uno dei grandi progetti di costruzione del Primo Piano Quinquennale dell'Unione Sovietica. Come icona principale per porre fine all'"arretratezza" economica delle repubbliche minoritarie dell'URSS, si distingueva da altri sforzi simili come una delle metafore più potenti per la creazione di una nazione socialista unificata.

Costruito tra il dicembre 1926 e il gennaio 1931 da quasi 50.000 operai e con un costo di oltre 161 milioni di rubli, Turksib incarnava l'impegno dei bolscevichi di porre fine alle disuguaglianze etniche e di promuovere la rivoluzione culturale in uno degli angoli più remoti del vecchio Impero zarista, il Kazakistan. Annunciata come la "fucina del proletariato kazako", la ferrovia avrebbe dovuto creare una classe operaia autoctona, portando non solo i treni nelle steppe, ma anche la Rivoluzione.

Nel primo studio approfondito di questo grande progetto, Matthew Payne esplora la trasformazione dei suoi costruttori nel crogiolo della guerra di classe di Turksib, delle rivolte razziali, delle purghe di Stato e della brutale lotta della vita quotidiana. Nella battaglia per le anime degli ingegneri della nazione, così come nei conflitti razziali ed etnici che vorticavano, lontano da Mosca, intorno alla vasta campagna di industrializzazione di Stalin, egli trova un microcosmo della prima Unione Sovietica.