La femminilità creativa e i suoi scontenti - Psicoterapia, arte e distruzione (Miller Juliet (University of New Mexico Albuquerque))

Recensioni dei lettori

Attualmente non ci sono recensioni dei lettori. La valutazione si basa su 4 voti.

Titolo originale:

Creative Feminine and her Discontents - Psychotherapy, Art and Destruction (Miller Juliet (University of New Mexico Albuquerque))

Contenuto del libro:

Questo libro è un tentativo di guardare alla creatività da una prospettiva femminile. Si tratta di un'esplorazione di quali possano essere le difficoltà specifiche delle donne e di come si possa pensare ad esse e cercare di trovare una via d'uscita.

L'autrice è consapevole che anche gli uomini incontrano difficoltà con il loro io creativo, ma ritiene che i problemi siano significativamente diversi da quelli affrontati qui. L'autrice affronta comunque il fatto che soffriamo tutti, uomini e donne, se le donne si sentono tagliate fuori da aspetti importanti della loro vita creativa interna. Se gli aspetti del femminile creativo appaiono inaccessibili alle donne, allora non sono disponibili nemmeno agli uomini e questa è una doppia tragedia.

Sebbene il libro sia scritto dal punto di vista di un analista junghiano, interessato principalmente alla vita della psiche, l'autrice esamina anche alcune delle ragioni storiche, culturali e sociali per cui le donne possono avere problemi specifici legati alla loro creatività. L'insieme di queste ragioni, suggerisce l'autrice, dà vita a una miscela stratificata e conflittuale di barriere e paure per le donne che desiderano esprimersi.

Il libro esplora le esperienze soggettive delle donne in quanto scrittrici, cantanti, madri, terapeute e artiste e sostiene che queste esperienze soggettive sono marginalizzate dal simbolismo e dal linguaggio disponibili per esprimere ed esplorare il femminile creativo. La tesi di questo libro è che uno dei problemi nello scrivere o parlare di creatività femminile è che il linguaggio di un mondo patriarcale si limita a parlare delle donne e non per loro.