La fantasia della riunione: Anglicani, cattolici ed ecumenismo

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Titolo originale:

The Fantasy of Reunion: Anglicans, Catholics, and Ecumenism

Contenuto del libro:

Questo libro analizza le diverse concezioni di "cattolicità" emerse nelle interazioni tra la Chiesa d'Inghilterra e le altre chiese - in particolare la Chiesa cattolica romana e poi le Chiese vetero-cattoliche - dagli inizi degli anni Trenta dell'Ottocento agli inizi degli anni Ottanta del Novecento. Presenta una preistoria dell'ecumenismo, che isola alcune delle caratteristiche più distintive delle posizioni ecclesiologiche delle diverse Chiese, così come si sono sviluppate durante il tumulto del XIX secolo.

Esplora l'immaginazione storica di una serie di ecclesiastici e teologi, che hanno cercato di ricostruire le loro chiese attraverso l'incontro con il passato, la cui rilevanza per la costruzione dell'identità nel presente era indiscussa. Il passato non era un paese straniero, ma forniva soluzioni ai pericoli percepiti dalla Chiesa del presente. I protagonisti principali sono John Henry Newman e Edward Bouverie Pusey, i leader del Movimento di Oxford, oltre a una serie di altre figure meno note che hanno lasciato un segno distintivo nelle relazioni tra le chiese.

L'evento chiave nel ridisegnare i termini dei dibattiti tra le chiese fu il Concilio Vaticano del 1870, che pose fine a un dialogo serio per un periodo molto lungo, ma che aprì nuove strade alla Chiesa d'Inghilterra e ad altre chiese europee non romane, tra cui gli ortodossi. Alla fine, però, l'ecumenismo fu fermato negli anni Ottanta del XIX secolo da una situazione europea sempre più complessa e da un'energica espansione dell'Impero britannico, che vide l'ascesa del pananglicanesimo a scapito dell'ecumenismo.