La Dolce Morte: Il cinema vernacolare e il giallo italiano

Punteggio:   (3,9 su 5)

La Dolce Morte: Il cinema vernacolare e il giallo italiano (Mikel Koven)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro è uno studio accademico sul genere cinematografico del Giallo, lodato per la sua completezza e le sue intuizioni uniche, ma criticato per il suo stile di scrittura eccessivamente complicato e accondiscendente, che può risultare noioso e inaccessibile ai lettori generici.

Vantaggi:

Esplorazione approfondita e dettagliata del genere Giallo
primo studio significativo in lingua inglese
introduce il concetto di cinema vernacolare
interessanti discussioni sulla ricezione dei film
utile suddivisione degli elementi dei film Giallo migliora l'esperienza di visione.

Svantaggi:

Lo stile di scrittura eccessivamente complicato e asciutto
può apparire esclusivo per un pubblico accademico
si notano alcuni errori fattuali
può risultare noioso e frustrante per i lettori occasionali.

(basato su 6 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

La Dolce Morte: Vernacular Cinema and the Italian Giallo Film

Contenuto del libro:

Con l'eccezione degli irriducibili appassionati del cinema horror europeo o italiano, la maggior parte delle persone non ha mai sentito parlare del cinema giallo né ha visto molti film di questo sottogenere dell'horror. La maggior parte degli studi cinematografici accademici tende a ignorare il cinema horror in generale e il giallo in particolare. I critici spesso deridono questi film, il che rivela più i pregiudizi dei recensori che i problemi delle opere stesse. Per contrastare questi pregiudizi, Mikel J. Koven sostiene un approccio alternativo allo studio di questi film, considerandoli un cinema vernacolare, distinto dal "cinema popolare". Secondo Koven, guardare un film da una prospettiva vernacolare elimina le ipotesi su cosa costituisca un "buon" film e su come un particolare film sia in qualche modo "artistico".

In La Dolce Morte: Vernacular Cinema and the Italian Giallo Film, Koven esplora la storia e l'evoluzione di questo aspetto del cinema e colloca questi film nel contesto della cinematografia popolare italiana. L'autore affronta diversi temi, motivi e tropi di questi film: l'uso dello spazio, gli omicidi, il ruolo del detective, l'identità dell'assassino, le questioni di credenza, l'eccesso e il set-piece.

Oltre a essere il primo studio accademico sul giallo in inglese, questo libro analizza più di cinquanta film di questo sottogenere. Oltre a registi come Mario Bava e Dario Argento, Koven analizza anche i film di Lucio Fulci, Sergio Martino, Pupi Avati, Umberto Lenzi e altri. In totale, in questo libro vengono prese in considerazione le opere di venticinque registi diversi. Vengono esplorate anche le interrelazioni tra questi film: come uno influenza l'altro, come alcuni registi prendono le idee e le sviluppano, e come queste idee vengono ulteriormente trasformate da altri registi. Koven esplora anche l'impatto del giallo sul successivo genere slasher nordamericano.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780810858701
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2006
Numero di pagine:206

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)