La dialettica della dipendenza

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Titolo originale:

The Dialectics of Dependency

Contenuto del libro:

Un saggio fondamentale sulla lotta di classe, pubblicato per la prima volta in inglese

Considerato uno dei più importanti intellettuali del pensiero sociale latinoamericano, Ruy Mauro Marini ha dimostrato che il sottosviluppo e lo sviluppo sono il risultato delle relazioni tra le economie del mercato mondiale e delle relazioni di classe che esse generano. In Dialettica della dipendenza, il sociologo e rivoluzionario brasiliano ha dimostrato che, man mano che l'America Latina si specializzava nella produzione di materie prime e alimenti importando manufatti, prendeva forma un processo di scambio ineguale che creava un trasferimento di valore verso i centri imperialisti. Ciò ha incoraggiato i capitalisti della periferia a ricorrere al supersfruttamento dei lavoratori - condizioni di lavoro dure in cui i salari sono inferiori a quanto necessario per riprodurre la loro forza lavoro. In questo modo, le economie dell'America Latina, che hanno svolto un ruolo fondamentale nel facilitare una nuova fase della rivoluzione industriale in Europa occidentale, sono passate dalla condizione coloniale solo per essere rese economicamente "dipendenti" o subordinate alle economie imperialiste. Questo rapporto squilibrato, che tuttavia consente ai capitalisti sia delle regioni imperialiste che di quelle dipendenti di trarre profitto, si è riprodotto nelle successive divisioni internazionali del lavoro dell'economia mondiale e continua a informare la vita quotidiana dei lavoratori latinoamericani e le loro lotte.

Scritte durante l'impennata della lotta di classe nella regione negli anni Settanta e pubblicate per la prima volta in inglese, le rivelazioni contenute in questo saggio fondamentale si rivelano più attuali che mai. La Dialettica della dipendenza è un contributo internazionalista di un marxista latinoamericano ai diseredati e agli oppressi che lottano in tutto il mondo, e un dono a coloro che lottano nei recessi degli attuali centri imperialisti, alimentando gli sforzi odierni per riflettere sulla definizione di "rivoluzione" su scala globale.