Punteggio:
Il libro è un'esplorazione completa del concetto di copia e di duplicità nella cultura, nell'arte e nella società. È apprezzato per il suo stile di scrittura coinvolgente e per l'ampia ricerca, anche se alcuni lettori trovano l'edizione rivista meno soddisfacente dell'originale a causa di tagli significativi.
Vantaggi:Ricchezza di informazioni, narrazione coinvolgente, ricerca esaustiva, copre un'ampia gamma di argomenti relativi alle copie e alla duplicità, stile di scrittura accessibile e adatto sia ai lettori accademici che a quelli generici, contenuto affascinante.
Svantaggi:L'edizione rivista è più breve e manca di nuovi contenuti significativi rispetto all'originale, senza una chiara spiegazione dei cambiamenti, il che potrebbe deludere i lettori della prima edizione.
(basato su 7 recensioni dei lettori)
The Culture of the Copy: Striking Likenesses, Unreasonable Facsimiles
Un tentativo originale di dare un senso alla nostra preoccupazione per le copie di ogni tipo, dalle contraffazioni all'instant replay, dai pappagalli alle fotocopie.
La cultura della copia è un tentativo originale di dare un senso al fascino occidentale per le repliche, i duplicati e i gemelli. In un'opera che lascia senza fiato per la sua sintesi e i suoi risultati critici, Hillel Schwartz traccia le ripercussioni del nostro legame con le copie di ogni tipo, la cui presenza ci sostiene e ci opprime alternativamente. Questa edizione aggiornata tiene conto dei recenti cambiamenti di pensiero in merito a questioni quali la clonazione biologica, i gemelli congeniti, il diritto d'autore, la riproduzione digitale e il disturbo di personalità multipla. Al tempo stesso abbreviata e raffinata, sarà interessante per chiunque si occupi di problemi di autenticità, identità e originalità.
Attraverso un'analisi storica intrigante, e a volte umoristica, e casi di studio della cultura contemporanea, Schwartz indaga su un'incredibile gamma di simulacri: contraffazioni, esche, manichini e ritratti; marchi di identikit, clonazione genetica, giochi di guerra e camuffamenti; instant replay, immagini digitali, pappagalli e fotocopie; musei delle cere, scimmie e falsi d'arte, per non parlare della nozione stessa di Real McCoy.
Lavorando attraverso una serie di teorie sulla riproduzione biologica, meccanica ed elettronica, Schwartz mette in discussione la moderna stima per l'autenticità e l'unicità. La cultura della copia mostra come i dilemmi etici al centro di molti campi di attività siano diventati inseparabili dalla nostra ricerca di copie - del mondo naturale, delle nostre stesse creazioni e di noi stessi. Il libro è una miscela innovativa di microsociologia, storia culturale e riflessione filosofica, interessante per chiunque si occupi di problemi di autenticità, identità e originalità.
Elogio della prima edizione
" L'autore... mette in campo le sue notevoli capacità di sintesi per affrontare la nostra inquietante preoccupazione per i doppi, le somiglianze, i facsimili, le repliche e le rievocazioni. Dubito che questi fenomeni culturali siano mai stati raccontati in modo più completo o più creativo.... Un) libro che ti fa vedere il mondo di nuovo, di nuovo".
-- Il New York Times.
"Un pezzo di storia culturale arzillo e sconcertante".
-- Terence Hawkes, London Review of Books.
"Con La cultura della copia, Schwartz) ha scritto il libro perfetto: originale e ripetitivo allo stesso tempo".
-- Todd Gitlin, Los Angeles Times Book Review.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)