La città insicura: Spazio, potere e mobilità a Beirut

Recensioni dei lettori

Attualmente non ci sono recensioni dei lettori. La valutazione si basa su 2 voti.

Titolo originale:

The Insecure City: Space, Power, and Mobility in Beirut

Contenuto del libro:

Quindici anni dopo la fine di una lunga guerra civile e regionale, Beirut è esplosa nuovamente nella violenza, costringendo i residenti a confrontarsi con molte forme di insicurezza, in un panorama politico ed economico spesso violento. Fornendo un quadro di ciò che è la vita ordinaria degli abitanti delle città che sopravvivono alla violenza settaria, La città insicura cattura le esperienze quotidiane dei cittadini di Beirut che si muovono in un paesaggio devastato dalla guerra.

Mentre viveva a Beirut, Kristin Monroe ha condotto interviste con un gruppo eterogeneo di residenti della città. Ha scoperto che quando le persone parlavano di come muoversi a Beirut, esprimevano anche preoccupazioni più ampie sulla vita sociale, politica ed economica. Non era solo la violenza a minacciare i residenti comuni di Beirut, ma anche le dinamiche di classe che rendevano la vita ancora più precaria.

Ad esempio, l'installazione di posti di blocco e la deviazione del traffico - pensati per la sicurezza dell'élite - hanno costretto i meno fortunati a modificare le loro vite in modi che li hanno resi più a rischio. Allo stesso modo, la possibilità di passare attraverso i blocchi di sicurezza aveva spesso a che fare con i segni visibili di classe di un individuo, come l'abbigliamento, l'acconciatura e il tipo di auto.

Monroe esamina come le concezioni e le pratiche della mobilità spaziale in città riflettano le differenze sociali e come tali esperienze abbiano portato i residenti a criticare aspramente il loro governo. In The Insecure City, Monroe porta l'antropologia urbana in una direzione nuova e significativa, discutendo del traffico in Medio Oriente per dimostrare che quando le persone si muovono a Beirut sperimentano l'intersezione tra cittadini e Stato, tra i più e i meno privilegiati e, in generale, la geografia politicamente polarizzata della città.