La città del carbone bianco: Memoria di un luogo e di una famiglia

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Titolo originale:

White Coal City: A Memoir of Place and Family

Contenuto del libro:

Un'esplorazione commovente e senza fronzoli della vita a Prince Albert, SK, raccontata attraverso la storia multigenerazionale di una famiglia.

Robert Boschman è cresciuto negli alloggi della lavanderia King Koin di Prince Albert, nel Saskatchewan, tra una scuola residenziale e una prigione costruita all'indomani della resistenza Riel del 1885. White Coal City è la storia di questa città di coloni bianchi ossessionati dall'hockey, situata nel territorio del Trattato Sei, e della tormentata famiglia di Boschman che la abitava.

Il trauma era palpabile, ma non se ne parlava mai in famiglia, e questo silenzio ha perseguitato la psicologia dei loro uomini e ragazzi. Anni dopo, Boschman ne scoprì la ragione: il destino devastante di sua nonna, uccisa da un pirata della strada mentre era incinta di sei mesi. Il marito, che aveva assistito all'accaduto, era tormentato dal crimine. La loro storia viene raccontata con delicatezza attraverso lettere, note di diario, ritagli di giornale e resoconti dell'inchiesta del medico legale.

Con il suo penitenziario, il sanatorio, la cartiera e la diga idroelettrica semicostruita, Boschman descrive la città di Prince Albert come un "cerchio di dolore", sentito dai coloni bianchi ma soprattutto dalle generazioni di persone delle Prime Nazioni e dei Mti della città e delle terre circostanti che sono state allontanate con la forza, incarcerate o rapite. I danni del colonialismo hanno toccato anche la famiglia di Boschman.

Sua sorella Crystal, di etnia Cree, fu adottata dai suoi genitori durante lo Scoop degli anni Sessanta, quando era solo una bambina. Attento a raccontare la propria storia, non quella di lei, Boschman racconta il ruolo della sua famiglia nel vergognoso passato del Canada.

White Coal City è un'esplorazione poetica e necessaria dei paesaggi dolorosi delle città coloniali del Canada.