L'uomo che fermò i treni per Auschwitz: George Mantello, El Salvador e l'ora più bella della Svizzera

Punteggio:   (5,0 su 5)

L'uomo che fermò i treni per Auschwitz: George Mantello, El Salvador e l'ora più bella della Svizzera (David Kranzler)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro presenta un resoconto dettagliato degli sforzi compiuti da singoli individui, in particolare da George Mantello e dal Consolato di El Salvador, per salvare gli ebrei ungheresi durante l'Olocausto. Mette in luce il ruolo di eroi meno noti e di organizzazioni che hanno contribuito alle operazioni di salvataggio, approfondendo al contempo il contesto storico, compreso l'impatto del Rapporto Vrba-Wetzler su Auschwitz. Sebbene offra narrazioni stimolanti e ricerche meticolose, può essere una lettura impegnativa a causa della sua densità di informazioni.

Vantaggi:

Fornisce un resoconto eccellente e ben documentato degli sforzi di salvataggio dell'Olocausto.
Evidenzia il contributo di eroi meno noti come George Mantello.
Offre un mix di narrazioni emotive e storia fattuale, che lo rendono fonte di ispirazione.
Coinvolge i lettori interessati alla storia dell'Olocausto e al coraggio morale.
Materiale ben studiato, letto come un romanzo d'avventura e di mistero.

Svantaggi:

Può essere una lettura impegnativa a causa della densità di informazioni e dati di base.
Può interessare principalmente chi ha un interesse specifico per gli studi sull'Olocausto, limitando potenzialmente un pubblico più ampio.

(basato su 7 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Man Who Stopped the Trains to Auschwitz: George Mantello, El Salvador, and Switzerland's Finest Hour

Contenuto del libro:

Vincitore del Premio Egit (Histadrut) per il miglior manoscritto sull'Olocausto.

George Mantello, primo segretario del Consolato di El Salvador a Ginevra dal 1942 al 1945, sfidò la rigida censura per lanciare una campagna stampa contro la deportazione quotidiana di 12.000 ebrei ungheresi ad Auschwitz.

Questa è la storia vera degli sforzi di un uomo per portare le orribili notizie del genocidio nazista al pubblico svizzero e al resto del mondo. Armati di queste informazioni, importanti leader ecclesiastici e teologi svizzeri condannarono l'Olocausto in atto dai loro pulpiti, stimolando grandi manifestazioni pubbliche. In 400 articoli apparsi su 120 giornali, Mantello raggiunse gli opinionisti di tutta la comunità mondiale. La pressione internazionale fermò le deportazioni ungheresi e Mantello distribuì migliaia di documenti di cittadinanza salvadoregna agli ebrei nei territori occupati dai nazisti. Oltre al ruolo di Mantello, Kranzler mostra come teologi svizzeri come Karl Barth e Paul Vogt mobilitarono migliaia di cristiani contro i tedeschi e contro l'indifferenza del governo svizzero e della Croce Rossa Internazionale. Questo nuovo sguardo sull'intersezione tra politica e religione permette anche di valutare in modo nuovo la complicità della Svizzera nei crimini del Terzo Reich nazista.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780815628736
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Editore:
Rilegatura:Copertina rigida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)