L'ultimo traghetto per tornare a casa

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Titolo originale:

The Last Ferry Home

Contenuto del libro:

Una storia di vita vera che può suonare un po' familiare alla generazione dei baby boomer. Dagli anni '50 ai giorni nostri, dalle buffonate dell'infanzia alle angosce e ai pericoli dell'adolescenza, passando per gli alti e bassi del matrimonio, del parto e del divorzio.

Oltre a questi anni, segue un assortimento di cose divertenti e sorprendenti, di gioie e miracoli, di delusioni e dolori di una vita non troppo normale.

Tutto è iniziato in una piccola città del nord dell'America, trascendendo sei decenni e diversi paesi stranieri. La possibilità di ricominciare, un secondo matrimonio (che valeva la pena di aspettare) - un nuovo uomo, un nuovo Paese, nuove usanze - tra castelli, brughiere e misticismo, insieme a bizzarrie, stranezze e stravaganze.

Una ricerca di identità e di risposte che dura tutta la vita, in stile ago nel pagliaio. Una ricerca per trovare un volto riconoscibile, un nome, un luogo, sentendosi a volte inesistente, come un fantasma. "Sono qui, ma non sono davvero qui".

Una scoperta della natura umana, l'appartenenza a qualcuno, giorni e momenti che non saranno mai dimenticati, e la possibilità di vivere un altro giorno come risultato della scoperta della verità. Un'altra intera famiglia, come figure in un museo delle cere che improvvisamente e finalmente prendono vita.

Una canzone con una bella melodia e parole che chiamavano dall'altra parte dell'oceano, contemporaneamente ossessionante e piacevole, l'inno personale che a volte faceva ombra e altre volte portava alla destinazione finale della conoscenza.

Non avrei nemmeno dovuto farcela. Tutti gli altri sono morti. Io no. Io ero destinato a vivere.

E questa è la mia storia.