L'ufficio delle buone intenzioni. Lavoro umano

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Titolo originale:

The Office of Good Intentions. Human(s) Work

Contenuto del libro:

Immergetevi con gli architetti Florian Idenburg e LeeAnn Suen in un viaggio attraverso un'ampia collezione di oggetti, sistemi ed edifici che hanno occupato lo spazio ufficio americano dall'avvento di Internet. Attraverso storie e speculazioni, Idenburg e Suen espongono le relazioni tra spazio, lavoro e persone ed esplorano le intenzioni che hanno guidato lo sviluppo del design degli uffici per gli esseri umani che lavorano.

In dodici saggi, questo libro esamina le tipologie spaziali e i fenomeni globali che hanno definito l'ufficio nell'ultimo mezzo secolo. Gli argomenti trattati includono il ritorno del club di lavoro, l'ascesa del festival aziendale, la via del guru carismatico, la frantumazione dell'orologio e la progettazione di parchi giochi per il lavoro. Percorriamo gli spazi radicali e ludici di Frank O. Gehry per i nomadi digitali del mondo della pubblicità, barcolliamo sotto il peso di pile di schede perforate, sentiamo l'adattamento dei nostri corpi alla sedia Aeron, rispondiamo al telefono nel letto di Hugh Hefner e scorriamo il feed di Lil Miquela. I saggi fotografici di Iwan Baan forniscono un resoconto visivo post-occupazione su una serie di progetti di uffici canonici, come il campus IBM di Marcel Breuer in Florida e il giardino urbano della Fondazione Ford a Manhattan. Quattro cataloghi intermedi offrono collezioni di prodotti sperimentali per l'ufficio, pubblicità augurali per componenti di edifici per uffici, componenti di uffici digitali e rendering di luoghi di lavoro speculativi; ogni catalogo fa da ponte tra la realtà dell'ufficio e il modo in cui immaginiamo le sue alternative.

Questo libro è uno sfondo teorico tanto per gli architetti quanto per gli imprenditori e i dipendenti. Con curiosità e scetticismo, esamina gli spazi e le soluzioni che sono stati progettati per il lavoro umano, tracciando la trasformazione da lavoro a occupazione, da schede perforate a "playbor", dall'esperienza vissuta di oggi al futuro imprevedibile e immaginato di domani.