Punteggio:
Il libro esplora la storia intellettuale dell'agency, dell'egoismo e del comportamento intenzionale, fornendo un'analisi approfondita dell'intersezione tra scienza e filosofia. Traccia le prospettive storiche sulla vita e sul meccanismo, sostenendo l'importanza della comprensione di questi concetti nella scienza moderna. Pur essendo lodato per la ricerca approfondita e la narrazione coinvolgente, alcuni lettori trovano il titolo fuorviante e suggeriscono che alcuni contesti storici avrebbero potuto essere approfonditi.
Vantaggi:Realizzazione brillante e approfondita, contenuti stimolanti, affascinanti approfondimenti storici sulla vita artificiale, affronta efficacemente complesse questioni filosofiche, ampia descrizione, approccio originale e ponderato, si rivolge a scienziati, filosofi e storici.
Svantaggi:Titolo fuorviante in quanto non si concentra sul tempo o sulla tecnologia, alcuni lettori ritengono che gli aspetti storici chiave potrebbero essere esaminati più approfonditamente, un paio di recensioni indicano una mancanza di chiarezza sulla distinzione tra i vari concetti di agency.
(basato su 7 recensioni dei lettori)
The Restless Clock: A History of the Centuries-Long Argument Over What Makes Living Things Tick
Oggi, una spiegazione scientifica non intende attribuire un'agenzia ai fenomeni naturali: non diremmo che un sasso cade perché cerca il centro della terra. Anche per gli esseri viventi, nelle scienze naturali e spesso anche nelle scienze sociali, vale lo stesso discorso. Un botanico moderno non direbbe che le piante inseguono la luce del sole. Non è sempre stato così, né forse era inevitabile. Dal XVII secolo, molti pensatori hanno posto l'agenzia, in varie forme, al centro della scienza.
The Restless Clock esamina la storia di questo principio, che vieta l'agenzia, nelle scienze della vita. Racconta anche la storia dei dissidenti che abbracciano l'idea opposta: che l'agenzia sia essenziale per la natura. La storia inizia con gli automi della prima Europa moderna, come modelli per la nuova scienza degli esseri viventi, e ripercorre le questioni della scienza e dell'agenzia attraverso Cartesio, Leibniz, Lamarck e Darwin, tra molti altri. La scienza meccanicista, mostra Jessica Riskin, aveva una teologia associata: l'argomento del disegno, che trovava prove di un progettista nei meccanismi della natura. Rifiutando questi appelli a un Dio soprannaturale, i dissidenti cercavano di naturalizzare l'agenzia piuttosto che affidarla a un "ingegnere divino". Il loro modello non vedeva gli esseri viventi come passivi, ma come macchine attive e autocostruite.
Il conflitto tra gli approcci meccanicisti passivi e attivi mantiene una vita sotterranea nella scienza attuale, plasmando i dibattiti in campi come la biologia evolutiva, la scienza cognitiva e l'intelligenza artificiale. Questa storia promette non solo di informare tali dibattiti, ma anche il nostro senso delle possibilità di ciò che significa impegnarsi nella scienza e persino di ciò che significa essere vivi.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)