L'opposizione politica nell'autoritarismo: Uscita, voce e lealtà in Kazakistan

Titolo originale:

Political Opposition in Authoritarianism: Exit, Voice and Loyalty in Kazakhstan

Contenuto del libro:

In che modo l'opposizione politica può influenzare i risultati del regime nel tempo in un sistema autoritario? La maggior parte degli studi sull'opposizione politica in contesti autoritari tende a concentrarsi sull'agency del regime al di là di quella dell'opposizione politica. Utilizzando il quadro di riferimento di Albert Hirschman (exit, voice e loyalty), questo libro esamina il caso dell'agenzia dell'opposizione kazaka nell'arco di 30 anni per esplorare la misura in cui l'opposizione politica in Kazakistan ha plasmato le dinamiche dello sviluppo del regime autoritario nel Paese.

L'analisi rivela che in Kazakistan il regime ha avuto la tendenza a trattare l'opposizione politica istituzionale formale come una minaccia né credibile né non credibile. Di conseguenza, il regime kazako ha sempre risposto all'uscita e alla voce dell'opposizione con sanzioni e adattamenti istituzionali che hanno rafforzato il regime nel breve e medio termine, ma lo hanno lasciato esposto all'opposizione spontanea e di base non istituzionale nel lungo termine.

Questa opposizione spontanea di base è emersa in Kazakistan come una serie di "shock" cristallizzati negli eventi del 2011 a Zhanaozen, nelle proteste per la terra del 2016, nelle proteste elettorali del 2019 e negli eventi del "qandy qantar" (gennaio di sangue) del 2022. Il libro illustra come i regimi autoritari che trattano in modo ambiguo le minacce dell'opposizione rischiano di finire in un continuo stato di instabilità, perché il feedback fornito dall'agenzia dell'opposizione scompare lasciando il regime suscettibile all'opposizione spontanea.