L'Italia e la politica culturale della Prima guerra mondiale

L'Italia e la politica culturale della Prima guerra mondiale (Graziella Parati)

Titolo originale:

Italy and the Cultural Politics of World War I

Contenuto del libro:

Italy and the Cultural Politics of World War I dialoga con la varietà di testi recentemente pubblicati per commemorare la Grande Guerra. Il libro esplora il pacifismo socialista italiano, il ruolo delle donne durante il conflitto e un movimento culturale dominante, il Futurismo, il cui leader, Filippo Tommaso Marinetti, esaltava la guerra e si arruolava nella lotta.

Altri soldati crearono documenti sulla guerra che si discostavano dall'impresa eroica e virile che Marinetti poneva al centro delle sue opere sulla guerra. Italy and the Cultural Politics of World War I dedica attenzione alle rappresentazioni dei soldati attraverso l'analisi delle loro lettere, dominate dalle descrizioni della terribile fame patita. Al contrario, il cinema popolare assorbì la lezione culturale degli scritti di Marinetti e rappresentò i soldati come eroi modernisti in commedie e drammi.

Tuttavia, il cinema non rinunciava a rappresentare dei vigliacchi che potevano essere solo degli imbecilli e degli sciocchi nei film di propaganda.

In un altro mezzo, la preoccupazione era quella di pubblicare testi che servissero al soldato combattente e che informassero i lettori sulle motivazioni ideologiche e storiche del conflitto. L'industria editoriale sosteneva gli sforzi di propaganda nazionale.

Solo il socialismo poteva mettere in pericolo le pubblicazioni contro la guerra, ma dopo l'iniziale opposizione al conflitto, i socialisti occuparono una posizione neutrale. Il socialismo italiano rimase l'unico partito socialista europeo che non rinnegò il suo pacifismo per abbracciare il nazionalismo e la guerra, ma non fu nemmeno favorevole ad azioni di sabotaggio dell'industria bellica italiana. Il socialismo italiano è solo una delle caratteristiche della cultura italiana che fu drammaticamente cambiata durante la guerra.

La Prima guerra mondiale ha avuto un impatto su ogni aspetto della cultura italiana ed europea. Ad esempio, come si legge in un saggio dell'Italia e della politica culturale della prima guerra mondiale, l'industria bellica aveva bisogno di lavoratori. La soluzione fu quella di portare in Francia uomini cinesi per contribuire allo sforzo bellico.

Dopo la guerra, si trasferirono in altri Paesi e a Milano, in Italia, fondarono una delle più antiche Chinatown d'Europa, cambiando radicalmente il paesaggio umano dell'Italia e trasferendosi poi in altre città italiane. Italy and the Cultural Politics of World War I fornisce articoli di ricerca essenziali per la costruzione di un ritratto inclusivo della prima guerra mondiale e della cultura italiana, approfondendo la nostra comprensione del ruolo di trasformazione che essa ha avuto nell'Italia e nell'Europa del XX secolo.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781611479522
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Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2018
Numero di pagine:182

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)