L'invenzione letteraria di Margaret Cavendish

Titolo originale:

The Literary Invention of Margaret Cavendish

Contenuto del libro:

Come lettrice dei suoi predecessori letterari e come scrittrice che ha contribuito lei stessa alla tradizione letteraria emergente, Margaret Cavendish è una figura straordinaria il cui ruolo nella storia letteraria della prima età moderna non è ancora stato pienamente riconosciuto.

In questo studio, Lara Dodds rivaluta l'invenzione letteraria della Cavendish - l'uso che fa di altri scrittori, le sue varie forme di scrittura e i modi in cui crea la propria personalità letteraria - per trasformare la nostra comprensione dei notevoli risultati e dell'influenza della Cavendish. Nonostante le affermazioni di Cavendish secondo cui leggeva poco, Dodds dimostra che la duchessa era un'agile e avida lettrice (e lettrice errata) di altri scrittori, tutti maschi, tutti oggi considerati canonici: Shakespeare, Jonson, Donne, Milton, Bacon.

In ogni capitolo, Dodds discute i momenti di lettura di questi autori da parte di Cavendish, rivelando la loro influenza su Cavendish e fornendo allo stesso tempo una lente per indagare più ampiamente le molte forme letterarie - poesia, lettere, narrativa, dramma - che Cavendish utilizzò. Cercando un proficuo scambio tra storia letteraria e storia della lettura, Dodds esamina sia le circostanze materiali e sociali della lettura, sia le caratteristiche formali e le preoccupazioni tematiche della scrittura di Cavendish in ciascuno dei generi principali. In questo modo, non solo la nostra visione di Cavendish e dei suoi specifici risultati letterari viene migliorata, ma vediamo anche i contributi di questa lettrice all'idea emergente di letteratura nell'Inghilterra della fine del XVII secolo.

La maggior parte degli studi precedenti su Cavendish si sono occupati della biografia letteraria, approfondendo la sua politica realista, la sua filosofia naturale materialista e il suo ambivalente protofemminismo. L'invenzione letteraria di Margaret Cavendish è quindi significativa perché si concentra sulla Cavendish e sui suoi contributi più duraturi e positivi alla storia letteraria: il suo rilancio di un modello espansivo di invenzione letteraria che si colloca in modo scomodo, ma produttivo, accanto a un'estetica jonsoniana del verosimile e a una politica hobbesiana di lotta sociale.