Infinite in Finite
Infinite in Finite sviluppa lo stile inimitabile di The Multiverse, la prima raccolta dell'autore (2018), lodata perché mostra “alcune delle migliori abilità tecniche di qualsiasi poeta vivente”, il lavoro di “uno che non ha paura di grandi argomenti, il cui sguardo entusiasta è diretto verso l'esterno con energia e gioia”. Poi Auden e i Romantici hanno illuminato la sua strada.
A queste influenze si aggiungono ora le sfide di uno stile modernista, che si rifà a Marianne Moore, T. S. Eliot e Delmore Schwartz.
Nella lunga sequenza “Apparenza e realtà” e nelle intricate strofe polimetriche della raccolta, il lettore sperimenta una maggiore variazione rispetto alla maggior parte dei versi liberi contemporanei. Le poesie sfidano le ipotesi sul posto della forma nell'ecosistema artistico moderno.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)