L'induismo prima della riforma

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Titolo originale:

Hinduism Before Reform

Contenuto del libro:

Un'audace narrazione delle origini dell'induismo contemporaneo e un'argomentazione contro la nozione di riforma religiosa da tempo consolidata.

All'inizio del XVIII secolo, l'impero Mughal era in declino e la Compagnia delle Indie Orientali stava facendo breccia nel subcontinente. Un secolo dopo, missionari cristiani, insegnanti indù, santi musulmani e ribelli sikh formarono il variopinto tessuto religioso dell'India coloniale. Concentrandosi su due comunità indù del primo Ottocento, il Brahmo Samaj e lo Swaminarayan Sampraday, e sulle loro figure carismatiche - il “cosmopolita” Rammohun Roy e il “campanilista” Swami Narayan - Brian Hatcher esplora il modo in cui le popolazioni urbane e rurali pensavano alla fede, al rito e agli dei. Lungo il percorso, tratteggia una nuova visione radicale delle origini dell'induismo contemporaneo e ribalta l'idea di riforma religiosa.

Hinduism Before Reform sfida la rigida struttura di rivelazione-scisma-riforma-setta prevalente in gran parte della storia della religione. La riforma, in particolare, gioca un ruolo importante nel modo in cui pensiamo agli influenti movimenti indù e alla storia religiosa in generale. Attraverso la lente della riforma, una dottrina è inevitabilmente arretrata, mentre un'altra rappresenta la modernità. Da questo confronto scaturisce una serie di conclusioni semplicistiche. Invece di presumere una chiara dicotomia tra arretratezza e modernità, Hatcher è interessato al modo in cui l'autorità religiosa viene acquisita e proiettata.

Hinduism Before Reform si chiede come sarebbe la storia religiosa se si evitasse il binario offuscante di progresso e tradizione. Esiste un altro modo di concettualizzare le origini e il significato di questi due movimenti indù, che non li intrappola nella teleologia di una modernità predeterminata.