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L'impero di Flora è un libro ben studiato e ben scritto che esplora i giardini dell'India britannica, fornendo approfondimenti sullo stile di vita di quell'epoca. Si distingue per la sua semplicità e per i fatti interessanti che presenta, rendendolo una lettura piacevole per chi è interessato ai giardini storici.
Vantaggi:⬤ Ben studiato e ben scritto
⬤ stile di scrittura accessibile
⬤ ricco di fatti interessanti
⬤ copre sia i giardini britannici che quelli Mughal
⬤ visivamente attraente come un libro da tavolo.
Si concentra principalmente sui giardini britannici, con informazioni limitate sulle tradizioni strettamente indù; alcuni lettori potrebbero trovare il ritmo di lettura lento se si destreggiano tra più libri.
(basato su 5 recensioni dei lettori)
Flora's Empire: British Gardens in India
Come la loro inclinazione per i club, il cricket e la caccia, la piantumazione di giardini inglesi da parte degli inglesi in India rifletteva un comprensibile bisogno da parte degli espatriati di replicare il più possibile la propria casa in un ambiente estraneo. In Flora's Empire, Eugenia W.
Herbert sostiene che alla base di questo "imperialismo dei giardini" non ci sia solo la nostalgia o la nostalgia di casa. Attingendo a una grande quantità di illustrazioni d'epoca e di testimonianze personali, molte delle quali poco conosciute, l'autrice traccia il significato dei giardini nella lunga storia delle relazioni britanniche con il subcontinente. Agli occhi degli inglesi, dimostra l'autrice, l'India era una terra selvaggia che necessitava dell'impronta visibile della civiltà che i giardini, nelle loro molteplici forme, potevano trasmettere.
I giardini coloniali sono cambiati nel tempo, dalle "case-giardino" dei nababbi del XVIII secolo modellate sulle tenute di campagna inglesi alle bordure erbacee, ai vialetti di ghiaia e ai prati ben curati dei funzionari pubblici vittoriani. Quando gli inglesi estesero il loro dominio, scoprirono che le stazioni collinari come Simla offrivano un rifugio ideale dal caldo insopportabile delle pianure e un luogo dove far sbocciare i fiori inglesi.
Inoltre, l'India faceva parte della rete globale di esplorazione e raccolta botanica che raccoglieva le piante del mondo per trasportarle nei grandi centri imperiali come Kew. Ed è attraverso i giardini coloniali che si può seguire l'evoluzione delle idee imperiali di governo.
Ogni Casa del Governo e Residenza era curata nei minimi dettagli per riflettere gli ideali attuali di una società ordinata. Al momento dell'indipendenza, nel 1947, gli inglesi lasciarono un'eredità duratura nei loro giardini, che si riflette ancora nel design dei parchi e dei campus di tecnologia dell'informazione e nelle pratiche orticole dei giardinieri domestici che continuano a inviare semi in Inghilterra.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)