L'impero britannico: come è stato costruito e come è caduto

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Titolo originale:

The British Empire: How It Was Built - And How It Fell

Contenuto del libro:

I suoi critici amavano dire che il sole non tramontava mai sull'Impero britannico, perché Dio non si fidava degli inglesi al buio.

La battuta era un omaggio a rovescio ai sorprendenti risultati ottenuti dagli abitanti di un piccolo regno insulare al largo della terraferma europea. Iniziando nel XVII secolo con alcuni insediamenti coloniali e posti di commercio aggrappati come cirripedi a coste aliene, ed espandendosi poi drammaticamente con l'occupazione e la conquista, essi crearono il più grande impero che il mondo avesse mai visto.

Nel suo periodo di massimo splendore vittoriano, quando la Britannia dominava le onde, comprendeva 58 Paesi con una popolazione di 400 milioni di abitanti. Con una superficie di 14 milioni di miglia quadrate, pari a circa un quarto della superficie terrestre, era sette volte più grande dei territori di Roma nella loro massima estensione. A quel punto si trattava di un assortimento di domini e dipendenze molto distanti, ma vagamente amalgamati, che nanizzavano la sua minuscola base.

Già nel 1810, uno scrittore la descriveva come una “quercia piantata in un vaso da fiori”. In un libro ricco di aneddoti e personaggi colorati, Piers Brendon racconta la storia di questo straordinario impero, dalla sua adolescenza alla sua maturità fino alla sua fine e, con il senno di poi, ne valuta i pro e i contro.