Punteggio:
Attualmente non ci sono recensioni dei lettori. La valutazione si basa su 3 voti.
The Idiom and the Oddity
"Personaggi colorati, scherzi folli, un sacco di gag letterarie e richiami creano una lettura energica e veloce in questo romanzo. Al di sopra e al di sotto di tutta questa baldoria, di tanto in tanto, c'è la storia di un ebreo ancora laico, che cerca e riflette sui testi antichi, sfidato a conciliare la sua storia d'amore con la cultura americana con un'identità personale che trascende il tempo e il luogo, con effetti spesso esilaranti".
- Yael English, JewishWorldReview.com, 15 gennaio 2020.
Yael English è una studiosa del Modernismo che ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università della California a Berkeley, dove ha anche insegnato.
"The Idiom and the Oddity è fantasioso, divertente, perspicace e perspicace - un brillante tour de force. È una lettura imperdibile, un'eccellente medicina per la mente e per il cuore".
Rabbi Dr. Emanuel Feldman, editore emerito della rivista Tradition, rabbino emerito della sinagoga Beth Jacob, Atlanta, Georgia.
"Gli scritti della tradizione ebraica sono multidimensionali, possono essere letti a molti livelli e con molte connessioni. The Idiom and the Oddity è un saggio di questa tradizione. C'è la storia - la New York ebraica di metà secolo, oltre ad allusioni a molti altri periodi. C'è psicologia - di varie figure individualmente e in interazione, e che si sviluppa a differenza del fallito Signore degli Anelli). C'è la filosofia della Torah, in parte esplicita e in gran parte implicita. C'è una grande competenza letteraria. C'è un uso impegnativo delle parole, non lo chiamerei gioco). C'è una trama avvincente - non riuscivo a metterlo giù. E molto altro ancora".
- Rabbi David GottliebRabbi David Gottlieb ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Brandeis University, già professore di filosofia presso la Johns Hopkins University e docente senior presso Ohr Somayach.
"In conclusione, è una lettura impegnativa. Ma è letteratura... L'eroe del libro è.
Chiaramente Reb Shimshon. Sebbene all'inizio appaia come una pittoresca e un po' ridicola reliquia di un passato ormai superato, nel corso del romanzo si eleva alla sua piena e maestosa altezza. Il suo monologo conclusivo - sei pagine di rabbia yiddish fortemente accentuata, senza interruzione di un solo paragrafo - è uno dei passaggi più agghiaccianti, sostenuti e memorabili dell'intero libro".
- Dr. Henry Abramson,Orthodox Union OU Life Online Magazine 24 settembre 2079. Henry Abramson, preside del Touro College di Brooklyn, N.Y. Dottorato in storia dell'Università di Toronto.
© Book1 Group - tutti i diritti riservati.
Il contenuto di questo sito non può essere copiato o utilizzato, né in parte né per intero, senza il permesso scritto del proprietario.
Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)