The Ethics of Persuasion: Derrida's Rhetorical Legacies
In The Ethics of Persuasion: Derrida's Rhetorical Legacies, Brooke Rollins sostiene che alcuni degli esempi più forti e utilitaristici di persuasione comportano dimensioni etiche significative. Utilizzando il lavoro di Jacques Derrida, l'autrice estrae questo imperativo etico da una serie di testi retorici canonici che sono stati tradizionalmente intesi come istanze di persuasione insistenti o addirittura astute.
La sua riconsiderazione di brani molto determinati di Gorgia, Lisia, Isocrate e Platone incoraggia i lettori a ereditare la tradizione retorica in modo diverso e individua le importanti dimensioni retoriche del lavoro di Derrida stesso. Attingendo alla (non)definizione di etica di Derrida e ai suoi resoconti puntuali sulla performatività, Rollins sostiene che questa componente etica vitale di molte antiche teorie, pratiche e pedagogie della persuasione è stata sottotrattata per più di due millenni.
Attraverso la lettura decostruttiva di alcuni di questi testi, l'autrice ci mostra che non siamo semplicemente esseri sovrani che esercitano e si difendono dalle tecniche linguistiche di dominio. I nostri sforzi persuasivi, piuttosto, sono resi possibili da un'etica: un incontro sempre precedente con l'alterità che interrompe l'autopresenza.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)