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Age of Anxiety
Viviamo in un'epoca di ansia sempre più profonda. Liberi da convinzioni, svincolati da certezze, sembriamo slegati - e soli. I valori che sostenevano il nostro senso di collettività e il nostro bisogno di collettività sono stati ridotti al minimo comune denominatore: la libertà non significa altro che sfruttare la nostra individualità; l'uguaglianza è diventata un vuoto slogan politico; la solidarietà, invece, non si vede da nessuna parte.
Queste rotture non sono né accidentali né benevole. I nuovi mandati sociali, non così coraggiosi, sono il risultato delle vittime della globalizzazione: la completa eclissi della sovranità politica, il graduale indebolimento delle identità nazionali e il crollo dello Stato sociale. La situazione è di crisi.
In questo contributo rivelatore alla scienza politica e alla sociologia, Constantine Tsoucalas attinge a un'ampia gamma di discorsi filosofici per comprendere e diagnosticare la nostra epoca ansiosa e oppiacea, e per suggerire che l'identità e la differenza sono state incorporate nel substrato più profondo del capitale, culminando nella più grande sciagura dei nostri tempi: l'estrema feticizzazione del sé.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)