Punteggio:
Il libro esplora l'efficacia sul campo di battaglia degli eserciti nei regimi autoritari, con particolare attenzione alla guerra del Vietnam e alla guerra Iran-Iraq. L'autore fornisce un'analisi rigorosa, sfidando le narrazioni convenzionali e offrendo spunti di riflessione sui fallimenti militari e sulle strategie di queste nazioni. Tuttavia, ci sono alcune lacune nella ricerca e nelle valutazioni che hanno suscitato critiche.
Vantaggi:Il libro presenta una prospettiva interessante sull'efficacia sul campo di battaglia dei regimi autoritari, in particolare per quanto riguarda le guerre del Vietnam e dell'Iran-Iraq. Offre analisi approfondite e sviluppa un quadro di riferimento per la comprensione dell'efficacia militare. Il rigore accademico e la profondità della ricerca sono encomiabili e lo rendono una risorsa preziosa per i politici e per chi è interessato alla storia militare.
Svantaggi:La lettura è pesante e potrebbe risultare impegnativa per un pubblico generico. Ci sono notevoli lacune nella ricerca, tra cui una mancanza di approfondimento sulle prestazioni militari cinesi e alcune sviste nelle discussioni sulla storiografia militare. Alcuni recensori hanno auspicato un'esplorazione più ampia delle teorie e dei concetti dell'autore.
(basato su 6 recensioni dei lettori)
The Dictator's Army: Battlefield Effectiveness in Authoritarian Regimes
In L'esercito dei dittatori, Caitlin Talmadge presenta una nuova e convincente argomentazione che ci aiuta a capire perché i militari autoritari a volte combattono molto bene - e a volte molto male.
La struttura di Talmadge per comprendere l'efficacia sul campo di battaglia si concentra su quattro serie chiave di pratiche organizzative militari: modelli di promozione, regimi di addestramento, accordi di comando e gestione delle informazioni. I diversi regimi si trovano ad affrontare diversi contesti di minaccia interna e internazionale, che portano i loro militari ad adottare politiche diverse in queste aree chiave del comportamento organizzativo.
I regimi autoritari che si trovano ad affrontare significative minacce di colpo di Stato probabilmente adotteranno pratiche che sprecano il potere militare dello Stato, mentre i regimi che non hanno tali minacce e che possiedono obiettivi ambiziosi di politica estera probabilmente adotteranno le pratiche efficaci spesso associate alle democrazie. Talmadge mostra l'importanza delle condizioni di minaccia e delle pratiche organizzative militari per le prestazioni sul campo di battaglia in due confronti appaiati di Stati in guerra: Vietnam del Nord e del Sud (1963-1975) e Iran e Iraq (1980-1988). Attingendo ad ampie fonti documentarie, la sua analisi dimostra che le minacce e le pratiche possono variare non solo tra i regimi autoritari, ma anche al loro interno, sia nel tempo che tra le diverse unità militari.
Il risultato è una spiegazione convincente di un comportamento altrimenti sconcertante dei militari autoritari. L'esercito dei dittatori offre uno strumento pratico fondamentale per chi vuole valutare il probabile andamento, i costi e gli esiti dei futuri conflitti che coinvolgono avversari non democratici, alleati o partner di coalizione.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)