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The Poet's Mistake
Ciò che la nostra tendenza a giustificare gli errori nelle poesie rivela sulla nostra fede nella poesia - e sul modo in cui leggiamo.
Keats confuse Cortez e Balboa. Heaney ha ricordato male il nome di uno dei laghi di Wordsworth. La poesia, anche quella dei grandi, è piena di errori. In The Poet's Mistake, la critica e poetessa Erica McAlpine raccoglie per la prima volta numerosi casi di questi errori, da note gaffe storiche a incongruenze grammaticali, errori ortografici e solecismi mai notati prima. Ma, a differenza di molti critici e altri lettori che considerano tali errori felici o essenziali per l'opera stessa, l'autrice si fa portavoce della necessità di chiamare un errore un errore, sostenendo che negare la possibilità dell'errore rende un cattivo servizio ai poeti e alle loro poesie.
Seguendo la tentazione di giustificare gli errori dei poeti da Aristotele fino a Freud, McAlpine dimostra che lo studio degli errori della poesia è anche uno studio degli atteggiamenti critici verso gli errori, che di solito sono troppo generosi - e spesso a spese delle intenzioni del poeta. Attraverso notevoli letture ravvicinate di Wordsworth, Keats, Browning, Clare, Dickinson, Crane, Bishop, Heaney, Ashbery e altri, The Poet's Mistake dimostra che gli errori sono una parte inevitabile del fare poesia e che le nostre risposte ad essi rivelano molto sulla nostra fede nella poesia e sul nostro modo di leggere.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)