L'Epistola di Policarpo ai Filippesi

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Titolo originale:

The Epistle of Polycarp to the Philippians

Contenuto del libro:

L'epistola di Policarpo viene solitamente considerata una sorta di prefazione a quelle di Ignazio, per ragioni che saranno evidenti al lettore.

Tuttavia, egli nacque più tardi e visse molto più tardi. Sembra che i due fossero amici fin dai tempi del loro comune insegnamento sotto San Giovanni; e non c'è nulla di improbabile nella congettura di Usher, secondo cui egli era “l'angelo della chiesa di Smirne”, a cui il Maestro dice: “Sii fedele fino alla morte, e io ti darò una corona di vita”.

Il suo allievo Ireneo ci dà uno dei pochissimi ritratti di un uomo apostolico che si trovano nell'antichità, in poche frasi che sono un'immagine: “Potrei descrivere il luogo stesso in cui il beato Policarpo sedeva e insegnava; il suo uscire e rientrare; l'intero tenore della sua vita; il suo aspetto personale; come parlava delle conversazioni che aveva tenuto con Giovanni e con altri che avevano visto il Signore. Come menzionava le loro parole e tutto ciò che aveva sentito da loro riguardo al Signore”. Così stuzzica inconsapevolmente la nostra riverente curiosità.

Ahimè, queste conversazioni non sono state scritte per il nostro apprendimento. Ma c'è una saggia Provvidenza in ciò che viene taciuto, così come nei tesori inestimabili che abbiamo ricevuto.