L'eclissi delle utopie del lavoro

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Titolo originale:

The Eclipse of the Utopias of Labor

Contenuto del libro:

L'eclissi delle utopie del lavoro ripercorre il passaggio dal concetto settecentesco di uomo come macchina a quello tardo-novecentesco di organismo digitale.

Passo dopo passo, da Jacques de Vaucanson e la sua anatra digerente, attraverso il Capitale di Karl Marx, la termodinamica sociale di Hermann von Helmholtz, il programma Beauty of Labor nella Germania nazista di Albert Speer, fino al posto di lavoro post-fordista, Rabinbach mostra come la società, il corpo e le utopie del lavoro abbiano sognato le società future e lavorato per realizzarle. Questo magistrale seguito de Il motore umano, il brillante studio di Rabinbach sulla scienza europea del lavoro, getta un ponte tra storia intellettuale, storia del lavoro e storia del corpo.

Mostra le ragioni intellettuali e politiche per cui l'utopia del corpo come motore ha ottenuto un'ampia accettazione e ha superato il modello dell'“uomo come macchina”, prima di tracciare il suo ripido declino dopo il 1945 - e con esso l'eclissi delle grandi speranze che un posto di lavoro più efficiente potesse fornire la base di una nuova società socialmente più soddisfacente.