L'assassino del dolore: Memorie di una dipendenza da serie A

Punteggio:   (4,7 su 5)

L'assassino del dolore: Memorie di una dipendenza da serie A (Brantt Myhres)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro racconta la storia straziante di Brantt Myhres, un giocatore della NHL che ha lottato contro una grave dipendenza e alla fine ha cambiato vita. I lettori trovano la narrazione profondamente emotiva, piena di cruda onestà sulle sfide della dipendenza, del recupero e dell'ambiente tossico dello sport professionistico. Molte recensioni sottolineano la capacità del libro di evocare forti emozioni e l'esame approfondito della dipendenza e della resilienza personale.

Vantaggi:

Il libro è stato elogiato per il suo ritratto candido e onesto delle lotte contro la dipendenza, per la narrazione coinvolgente che tiene avvinti i lettori, per la profondità emotiva che evoca reazioni forti e per il suo potenziale di ispirazione e di educazione sui temi della dipendenza. I recensori hanno apprezzato il coraggio di Brantt nel condividere la storia della sua vita, rendendolo una lettura obbligata per gli appassionati di hockey e per coloro che hanno a che fare con la dipendenza.

Svantaggi:

Alcuni lettori hanno trovato il libro difficile da portare a termine a causa della pesantezza dell'argomento e del peso emotivo della narrazione. Alcune critiche menzionano problemi con lo stile di scrittura, come la presentazione dei dialoghi che rende difficile seguirli. Inoltre, un recensore ha ritenuto che l'attenzione all'hockey fosse eccessiva e non coprisse sufficientemente i temi della dipendenza.

(basato su 59 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Pain Killer: A Memoir of Big League Addiction

Contenuto del libro:

BESTSELLER N. 1.

Questo libro è a volte sorprendente, ma molto reale e concreto... Ho visto (Brantt) in tutte le fasi della sua vita e della sua carriera. Lo considero un amico e un alleato. Pain Killer lancia un messaggio forte. --Darryl Sutter, ex giocatore, allenatore e GM della NHL.

Dall'unico giocatore bandito a vita dalla NHL, una storia straziante di dipendenza e un sorprendente percorso di recupero.

Brantt Myhres non era presente alla nascita di sua figlia. Myhres aveva giocato per sette diverse squadre della NHL e aveva guadagnato milioni. Ma era stato sospeso quattro volte, tutte per uso di droghe, e aveva abbandonato la lega. Quando nacque sua figlia, era senza soldi e dormiva sul divano di un amico. Era appena stato rilasciato dalla polizia. Poteva scegliere se rimanere per la nascita o presentarsi alla riabilitazione imposta dalla lega. Andò in riabilitazione. Per la quinta volta.

Questa è la sua storia, nelle sue stesse parole, di come ha lottato per farsi strada dall'hockey minore alla serie A, senza mai lasciarsi alle spalle i fantasmi di un'infanzia cupa e travagliata. Racconta la storia della scoperta dell'alcol come mezzo per gestire l'ansia del combattimento e del brivido della cocaina. Nel linguaggio crudo dello spogliatoio, racconta di come l'abuso di sostanze abbia avvelenato l'amore della sua vita e sabotato una grande carriera. Ricco di storie di sbronze di una settimana, di vasche idromassaggio piene di spogliarelliste, di incidenti in moto e di risse nei bar, Pain Killer raggiunge la sua massima potenza quando Myhres riconosce di aver deluso se stesso e di aver tradito coloro che si fidavano di lui. Ancora e ancora, inganna i dirigenti e i medici che gli hanno dato una seconda possibilità, poi una terza, poi una quarta, e a ogni tradimento precipita sempre più in basso.

Ma alla fine, alla vigilia della nascita di sua figlia, quando tutti i soldi erano finiti, ogni ponte bruciato e ogni opportunità sprecata, gli viene data un'ultima possibilità. E questa volta ha funzionato.

Ha funzionato così bene che non solo è rimasto accanto a sua figlia negli ultimi undici anni, ma nel 2015 è stato ingaggiato dai LA Kings come allenatore sobrio: un uomo che era stato lì, un uomo che poteva riconoscere e aiutare a risolvere i problemi prima che rovinassero vite e facessero notizia (come i Kings avevano visto accadere tre volte in quella stagione). Myhres non solo salvò se stesso, ma anche gli altri.

Senza fronzoli, senza pretese e senza peli sulla lingua, Myhres racconta le cose come stanno, riconoscendo ogni errore e dipingendo il ritratto di un uomo arrabbiato, violento e pericoloso preso nella morsa di qualcosa che non poteva controllare e che non capiva. Se Brantt Myhres riesce a riprendersi, chiunque può farlo. E ci riesce, in modo convincente e stimolante.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780735239432
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2022
Numero di pagine:320

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)