L'aristocrazia e i suoi nemici nell'età della rivoluzione

Titolo originale:

Aristocracy and Its Enemies in the Age of Revolution

Contenuto del libro:

Da sempre l'Europa era stata dominata da nobili e nobiltà. Nel XVIII secolo il loro potere sembrava più radicato che mai. Ma nel 1790 i rivoluzionari francesi tentarono con determinazione di abolire completamente la nobiltà. Il termine "aristocrazia" divenne il termine per indicare tutto ciò a cui erano contrari e la nobiltà francese, che fino a poco tempo prima era l'élite più sfolgorante e sofisticata del mondo europeo, si ritrovò perseguitata in modi che facevano inorridire le controparti di altri Paesi.

Aristocrazia e i suoi nemici" ripercorre le radici dell'attacco alla nobiltà in questo periodo, esaminando gli sviluppi intellettuali dei secoli precedenti, in particolare l'impatto della Rivoluzione americana. Il libro ripercorre le tappe che portarono all'esautorazione e alla persecuzione dei nobili francesi, un periodo durante il quale un gran numero di persone fuggì dal Paese e molte morirono o furono imprigionate.

Alla fine l'abolizione dell'aristocrazia si rivelò impossibile e i nobili recuperarono gran parte delle loro proprietà. Napoleone cercò di riconciliare i resti della vecchia nobiltà con le conseguenze della rivoluzione e creò una propria élite titolata. Dopo la sua caduta, i Borboni restaurati offrirono un nuovo riconoscimento a tutte le forme di nobiltà. Ma i nobili francesi del XIX secolo erano un gruppo trasformato e traumatizzato dall'esperienza rivoluzionaria e non recuperarono mai la loro vecchia egemonia e i loro privilegi. Come mostra William Doyle, se i rivoluzionari fallirono nel tentativo di abolire la nobiltà, iniziarono comunque il processo di declino aristocratico a lungo termine che ha segnato gli ultimi due secoli.