L'archivio medievale dell'antisemitismo nella Svezia del XIX secolo

Titolo originale:

The Medieval Archive of Antisemitism in Nineteenth-Century Sweden

Contenuto del libro:

L'importanza della religione per lo sviluppo del moderno antisemitismo razzista è un tema molto dibattuto nello studio delle relazioni ebraico-cristiane. Questo libro, il primo studio sull'antisemitismo nella Svezia del XIX secolo, fornisce nuovi spunti di riflessione sul dibattito a partire dal caso specifico di un Paese in cui l'omogeneità religiosa era considerata l'ideale fino all'epoca moderna.

Tra il 1800 e il 1900, in Svezia furono stampati circa 150 libri e opuscoli sul tema dell'ebraismo e degli ebrei. Circa un terzo era costituito da traduzioni soprattutto dal tedesco, ma in misura minore anche dal francese e dall'inglese. Due terzi erano originali svedesi e coprivano tutti i generi e gli argomenti, ma con una maggioranza di temi religiosi: conversione, supersessionismo, accuse di deicidio e sete di sangue.

Queste ultime derivano dalle popolarissime leggende medievali di Assuero, Pilato e Giuda, stampate in forme solo leggermente adattate e accompagnate da testi medievali che collegano queste figure apocrife agli ebrei contemporanei, attribuendo loro una coerenza e una continuità fisica, essenziale e biologica - una specifica temporalità ebraica plasmata nella pietà passionale medievale, che è rimasta funzionale e intelligibile nel periodo moderno. Basandosi su modelli medievali e sulla loro combinazione di immagini religiose e razziste, i dibattiti del XIX secolo sono stati informati da una “conoscenza” globale e per lo più negativa degli ebrei.