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Il libro presenta una critica stimolante della pratica architettonica, sottolineando l'importanza di riconoscere le interdipendenze che gli architetti devono affrontare nel mondo reale. Se molti lettori lo trovano chiaro e coinvolgente, altri ritengono che manchi di applicazioni pratiche e che possa risultare noioso. Nonostante le reazioni contrastanti, il libro è considerato significativo per la teoria dell'architettura.
Vantaggi:È facile da leggere per i principianti, è stimolante, scritto in modo chiaro e onesto, sfida il discorso architettonico tradizionale, incoraggia l'auto-riflessione e posiziona l'architettura all'interno della teoria sociale.
Svantaggi:Alcuni lettori lo trovano noioso e privo di applicazioni pratiche, a volte percepito come eccessivamente teorico, e possono desiderare una guida più specifica per l'applicazione dei suoi concetti.
(basato su 13 recensioni dei lettori)
Architecture Depends
Polemiche e riflessioni su come colmare il divario tra ciò che l'architettura è effettivamente e ciò che gli architetti vogliono che sia. L'architettura dipende...
da cosa? Dalle persone, dal tempo, dalla politica, dall'etica, dal disordine: dal mondo reale. L'architettura, sostiene con convinzione Jeremy Till in questo libro avvincente e a volte rissoso, non può fare a meno di dipendere, per la sua stessa esistenza, da cose esterne a sé. Nonostante le affermazioni di autonomia, purezza e controllo che gli architetti amano fare sulla loro pratica, l'architettura è soggetta all'incertezza e alla contingenza.
Le circostanze intervengono invariabilmente a sconvolgere i piani meglio pianificati dell'architetto, in ogni fase del processo, dalla progettazione alla costruzione, fino all'occupazione. Gli architetti, tuttavia, tendono a negarlo, temendo gli imprevisti e preferendo perseguire la perfezione.
Con Architecture Depends, l'architetto e critico Jeremy Till offre una proposta per salvare gli architetti da se stessi: un modo per colmare il divario tra ciò che l'architettura è effettivamente e ciò che gli architetti vogliono che sia. Mescolando aneddoti, design, teoria sociale ed esperienza personale, la scrittura di Till è sempre accessibile e si muove liberamente tra registri alti e bassi, proprio come i suoi suggerimenti per l'architettura stessa.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)