L'antichità a Gotham: L'architettura antica di New York

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Titolo originale:

Antiquity in Gotham: The Ancient Architecture of New York City

Contenuto del libro:

Il primo studio dettagliato sull'architettura "neo-antica" applica una lente archeologica allo studio delle strutture di New York City.

Sin dalla nascita della città, i newyorkesi si sono deliberatamente e intenzionalmente ispirati all'architettura antica per progettare ed erigere molti dei suoi edifici e monumenti più iconici, tra cui il Grand Central Terminal e il Soldiers' and Sailors' Memorial Arch di Brooklyn, ma anche gemme dimenticate come Snug Harbor a Staten Island e la Gould Memorial Library nel Bronx. Antiquity in Gotham interpreta i vari modi in cui l'architettura antica è stata riconcepita a New York dal XVIII secolo all'inizio del XXI secolo.

Contestualizzando l'architettura neo-antica di New York all'interno delle più ampie tendenze architettoniche americane, l'autrice Elizabeth Macaulay-Lewis applica una lente archeologica allo studio degli edifici newyorkesi che hanno incorporato questi diversi modelli nella loro progettazione, riunendo queste diverse fonti di ispirazione in un unico continuum. Antiquity in Gotham esplora come l'architettura antica abbia comunicato gli ideali politici della nuova repubblica attraverso l'adattamento dell'architettura greca e romana, come i templi egizi abbiano trasmesso le nuove conquiste tecnologiche della città e come il Vicino Oriente antico abbia servito molti maestri artistici, decorando gli interni degli sfarzosi ristoranti della Gilded Age e le cime dei grattacieli. Piuttosto che classificare in categorie distinte l'architettura neoclassica (e il revival greco), quella egiziana e quella ispirata al Vicino Oriente antico, Macaulay-Lewis applica il quadro di riferimento del Neo-Antique, che considera le somiglianze e le differenze - intellettuali, concettuali e cronologiche - tra la ricezione di queste diverse tradizioni architettoniche.

Questo progetto fondamentalmente interdisciplinare attinge a tutte le prove e ai materiali d'archivio disponibili - come le lettere e i promemoria degli architetti e dei loro committenti e i commenti dei giornali e delle riviste contemporanee - per fornire una vivace analisi multidimensionale che esamina non solo gli edifici e gli ambienti antichi della città, ma anche il modo in cui i newyorkesi li hanno immaginati, li hanno vissuti, ne hanno parlato e hanno reagito ad essi. L'antichità ha offerto ai newyorkesi un'architettura dalle flessibili risonanze estetiche, funzionali, culturali e intellettuali, che si trattasse degli ideali democratici dell'Atene periclea, della potenza tecnologica dell'Egitto faraonico o della maestosità della Roma imperiale. Il risultato di questi dialoghi con le forme architettoniche antiche è stata la creazione di un'architettura innovativa che ha definito lo skyline di New York City nel corso della sua storia.