L'aldilà della schiavitù riproduttiva: Il biocapitalismo e la filosofia della storia del femminismo nero

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Titolo originale:

The Afterlife of Reproductive Slavery: Biocapitalism and Black Feminism's Philosophy of History

Contenuto del libro:

In The Afterlife of Reproductive Slavery Alys Eve Weinbaum indaga le continue risonanze della schiavitù atlantica nelle culture e nelle politiche della riproduzione umana che caratterizzano il biocapitalismo contemporaneo.

In quanto forma di capitalismo razziale che si basa sulla mercificazione del corpo umano riproduttivo, il biocapitalismo dipende da quella che Weinbaum chiama l'episteme della schiavitù, la logica razziale che ha guidato quattro secoli di allevamento di schiavi nelle Americhe e nei Caraibi. Weinbaum delinea il modo in cui l'episteme schiavista modella la pratica della riproduzione oggi, in particolare attraverso l'uso della biotecnologia e della maternità surrogata.

Utilizzando un'ampia gamma di testi, da Beloved di Toni Morrison e la narrativa distopica di Octavia Butler al marxismo nero, alle storie di schiavitù e ai casi legali che riguardano la maternità surrogata, Weinbaum mostra come i contributi delle femministe nere degli anni Settanta, Ottanta e Novanta costituiscano una potente filosofia della storia, che fornisce i mezzi per comprendere come la schiavitù riproduttiva infesti il presente.