L'album dei terroristi: Gli insorti, i collaboratori e la polizia di sicurezza dell'Apartheid

Punteggio:   (4,3 su 5)

L'album dei terroristi: Gli insorti, i collaboratori e la polizia di sicurezza dell'Apartheid (Jacob Dlamini)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro fornisce un approccio metodologico all'argomento, ma manca di storie personali dettagliate e del contesto che il recensore desiderava. Sembra essere stato concepito più per un pubblico accademico che per lettori generici, il che porta a una frustrazione per quanto riguarda la sua accessibilità e il suo coinvolgimento.

Vantaggi:

Tratta temi metodologici, potenzialmente adatti agli storici accademici.

Svantaggi:

Manca di dettagli su storie e profili individuali, è eccessivamente incentrato sulla metodologia, è meno interessante rispetto ai lavori precedenti dell'autore e non è adatto a un pubblico generale.

(basato su 1 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Terrorist Album: Apartheid's Insurgents, Collaborators, and the Security Police

Contenuto del libro:

Uno storico e giornalista pluripremiato racconta la storia molto umana del dopo apartheid, tracciando i destini degli insorti sudafricani, dei collaboratori e della polizia di sicurezza attraverso il racconto dell'album fotografico clandestino usato per colpire i nemici dell'apartheid.

Dagli anni '60 ai primi anni '90, la polizia di sicurezza e le unità di controinsurrezione sudafricane hanno raccolto oltre 7.000 fotografie dei nemici dell'apartheid. La galleria delle canaglie politiche era nota come "album dei terroristi", le cui copie venivano distribuite segretamente alle stazioni di polizia di tutto il Paese. Molti di coloro che apparivano nell'album venivano presi di mira per essere sorvegliati. A volte la polizia di sicurezza cercava di trasformarli, altre volte l'obiettivo era l'eliminazione.

Tutti gli album furono ordinati per essere distrutti quando iniziò il violento crollo dell'apartheid. Ma tre copie sopravvissero all'epurazione della memoria. Grazie al pieno accesso a uno di questi album superstiti, il pluripremiato storico e giornalista sudafricano Jacob Dlamini indaga sulla storia di queste immagini: le loro origini, il modo in cui sono state utilizzate e le vite che hanno cambiato. Ampie interviste con ex bersagli e familiari testimoniano il lavoro brutale e spesso negligente della polizia. Sebbene la polizia abbia certamente dato la caccia ai resistenti, l'album dei terroristi contiene anche foto segnaletiche di passanti e persino di sostenitori del regime. La loro inclusione ci ricorda che i guardiani dell'apartheid non erano gli efficienti, anche se moralmente compromessi, tutori della legge della leggenda, ma piuttosto degli agenti pasticcioni del panico razziale.

Con particolare attenzione al dopo apartheid, Dlamini scopre le storie di ex insorti disillusi dal Sudafrica di oggi, di ex collaboratori in cerca di perdono e di ex poliziotti di sicurezza che si reinventano come nuovi esportatori del Sudafrica: “consulenti per la sicurezza” che servono come mercenari per le nazioni occidentali e le multinazionali. L'album dei terroristi è una brillante evocazione del tragico capriccio dell'apartheid, del suo fallimento finale e della sua triste eredità.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780674916555
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2020
Numero di pagine:400

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)