L'alba nell'Alaska artica

Titolo originale:

Dawn in Arctic Alaska

Contenuto del libro:

"Il Karluk era scomparso. Non potevamo sapere se la nave si fosse liberata dal ghiaccio e avesse navigato verso est o se, ancora imprigionata, fosse stata trasportata dal ghiaccio verso ovest. In ogni caso era sparita, lasciando il nostro gruppo di caccia di sei uomini abbandonato su un isolotto sabbioso circondato da ghiaccio sottile e acqua aperta. Il vento finalmente cessò, nell'aria calma l'acqua si ghiacciò di nuovo rapidamente e il 30 settembre attraversammo con le nostre due slitte la terraferma".

Nel 1913 un giovane etnologo neozelandese si imbarcò per l'Artico, iniziando un viaggio personale che avrebbe fatto di Diamond Jenness una delle massime autorità del XX secolo in materia di eschimesi dell'Alaska. A Jenness era stato chiesto di unirsi alla spedizione di Stefansson e il suo compito ufficiale era quello di raccogliere dettagli etnografici sugli eschimesi: la loro cultura, tecnologia, religione e organizzazione sociale. Il suo resoconto della spedizione fu pubblicato nel 1928 con il titolo People of the Twilight, ma Jenness tenne anche un diario dei suoi tre anni tra gli eschimesi. Alla fine fu convinto a pubblicarlo con il titolo Dawn in Arctic Alaska.

Anticipando il genere delle etnografie personali che oggi è diventato così popolare e importante, i racconti di Jenness mescolano le sue acute osservazioni dell'Artico e della sua gente con le proprie riflessioni ed esperienze sensoriali. Egli esprime grande ammirazione per i costumi e il carattere degli eschimesi e grande rammarico e delusione per la distruzione del loro modo di vivere a causa del contatto con gli uomini bianchi.