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Dawn of the Dead
Dawn of the Dead (1978) di George A. Romero è celebrato sia come film "splatter" che come satira del consumismo degli anni Settanta. Uno dei film indipendenti di maggior successo finanziario mai prodotti, L'alba dei morti presenta una visione forte al pubblico dell'epoca in termini di violenza eccessiva e spesso scioccante.
Violenza scioccante. Sfidò la censura a livello internazionale e causò polemiche negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Il film creò problemi con i distributori a causa della sua lunghezza e dei suoi contenuti grafici; con la MPAA che gli assegnò una "X" in America (una classificazione solitamente riservata alla pornografia);
con la BBFC nel Regno Unito, che lo ha completamente tagliato, e in vari territori europei, dove è stato distribuito in diverse versioni.
L'eccesso è probabilmente il cuore di Dawn of the Dead, parte integrante del suo significato: non solo nelle sue scene di gore, nella sua satira sociale in faccia e nel suo sgargiante stile pop-kitsch, ma anche nella storia della produzione del film stesso. Questo Avvocato del diavolo esplora i vari modi in cui Romero ha preso Dawn of.
The Dead in aree estreme durante la sceneggiatura, la produzione e la distribuzione; e le reazioni dell'industria, degli organi di censura, dei recensori e del pubblico dell'epoca agli eccessi del film. Adottando l'approccio di uno studio microstorico, Jon Towlson offre un'attenta analisi del contesto produttivo del film.
Jon Towlson offre un'attenta analisi del contesto produttivo del film per esplorare il significato culturale di Dawn of the Dead come "testo ribelle" ed esempio di cinema d'opposizione.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)