Karol Radziszewski: Il potere dei segreti

Titolo originale:

Karol Radziszewski: The Power of Secrets

Contenuto del libro:

Montaggio di materiali d'archivio queer di Karol Radziszewski che formulano nuovi modi di intendere la storia, la memoria e la legislazione nell'Europa orientale.

Nel 1989, un grande cambiamento politico attendeva la Polonia: la caduta del muro di Berlino, il fiorire del capitalismo, la liberazione delle persone dietro la cortina di ferro.

Karol Radziszewski aveva nove anni, viveva a Bialystok e, in un quaderno di carta millimetrata, disegnava pagine e pagine di principesse con occhiali correttivi, cani con code da sirena e misteriose seduttrici, il cui seno eccezionalmente sodo sarebbe stato, prima o poi, ornato da frecce scoccate in un cuore o in una fiamma. Karol sa che i segreti di questi quaderni erano vietati a tutti.

Oggi questi disegni riemergono come autoritratti di questo artista adulto: opere a tutti gli effetti che completano l'enorme archivio queer di Radziszewski. Egli stesso, infatti, è un uomo dalle molte facce: artista, curatore, regista e appassionato collezionista, che naviga abilmente tra le arti visive e performative. Ma soprattutto è il creatore del Queer Archives Institute, una performance senza fine e un'organizzazione informale alle prese con la memoria queer soppressa, ma sorprendentemente bella, dell'Europa centrale e orientale.

Lo speciale montaggio dell'artista di materiali d'archivio - autoprodotti, già pronti o ispirati all'estrapolazione artistica - forma nuovi modi di intendere la storia, la memoria o la legislazione. Confonde i fatti con le fantasie, mettendo insieme documentazione e frammenti di ricordi. Lascia false tracce per suggerire percorsi alternativi di ricordo.

La segreta performatività dell'archivio di Karol Radziszewski non sta solo nei suoi racconti del passato, ma soprattutto nel potenziale queer del futuro: nella sua natura rivoluzionaria, nel suo cambiamento e nella sua promessa di libertà.

Collaboratori

Michal Grzegorzek, Fanny Hauser, Jo o Laia, lisabeth Lebovici, Katarzyna Przyluska-Urbanowicz, Dorota Sajewska, Barbara Steiner, Wojciech Szymański.