Kara Walker

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Contenuto del libro:

Testi selezionati che ripercorrono l'intera gamma della pratica artistica di Kara Walker, ponendo l'accento sull'opera stessa piuttosto che sui dibattiti e le controversie che la circondano.

L'opera di Kara Walker e i suoi prestiti da un'iconografia legata alla storia fantasticata e travestita della schiavitù americana sono stati teorizzati e criticati in innumerevoli testi nel corso della sua carriera. L'esegesi del suo lavoro è stata plasmata dai numerosi dibattiti sui dibattiti stessi che ha generato. Come approcciare quindi un'opera che è stata ricoperta da “strati teorici così spessi”? Questa raccolta è unica nel suo genere in quanto pone l'accento sull'opera stessa della Walker piuttosto che sulle controversie che la circondano. Questi saggi e interviste ripercorrono la pratica artistica della Walker dai primi lavori degli anni Novanta fino a quelli più recenti, dai famosi progetti di silhouette ai meno noti disegni e mostre di lanterne.

I testi, realizzati da storici dell'arte, curatori, critici, studiosi e scrittori, si occupano scrupolosamente delle opere di Walker in quanto opere d'arte materiali, collocandole nel contesto degli ambienti sociopolitici e culturali che le plasmano, ma non le determinano mai. Tra questi, un'intervista all'artista da parte di Thelma Golden dello Studio Museum di Harlem; un saggio in forma di lessico, che cataloga gli elementi chiave dell'arte di Walker, della curatrice Yasmil Raymond; e un saggio della curatrice del volume Vanina Géré sull'uso degli archivi storici da parte di Walker. Infine, la scrittrice Zadie Smith considera l'arte pubblica di Walker come una controproposta ai monumenti coloniali e come una riflessione sulla storia coloniale.

I collaboratori

Lorraine Morales Cox, Vanina Géré, Thelma Golden, Tavia Nyong'o, Yasmil Raymond, Jerry Saltz, Zadie Smith, Anne M. Wagner, Hamza Walker