Kapo

Punteggio:   (4,2 su 5)

Kapo (Aleksander Tisma)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro si addentra nella vita straziante di un uomo ebreo che diventa un kapò nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, esplorando i temi dell'identità, della sopravvivenza e della decadenza morale. Attraverso flashback e dialoghi interiori, rivela le sue lotte con la coscienza e i ricordi ossessionanti delle sue azioni, evidenziando anche il più ampio contesto storico della sofferenza degli ebrei in Serbia.

Vantaggi:

Il libro è un potente studio psicologico che presenta un messaggio profondamente umano sulle complessità della sopravvivenza e della moralità in situazioni estreme. È coinvolgente e induce a una profonda riflessione sulla forza e la debolezza personale in situazioni di costrizione. L'argomento è significativo, in quanto tratta del trattamento degli ebrei in Serbia durante la Seconda guerra mondiale, e offre una prospettiva essenziale sull'Olocausto.

Svantaggi:

La traduzione è stata criticata per la sua frammentarietà e per la mancanza di scorrevolezza della narrazione. La struttura del libro, che si concentra in gran parte su flashback e dialoghi interni, può rendere difficile seguirlo, e alcuni lettori trovano difficile distinguere tra passato e presente. Inoltre, le rappresentazioni grafiche della brutalità e i temi pesanti lo rendono una lettura difficile.

(basato su 4 recensioni dei lettori)

Contenuto del libro:

Un romanzo devastante sulle atrocità della Seconda guerra mondiale e sulle cose indicibili che la gente ha fatto per sopravvivere, scritto da una delle grandi voci letterarie della Jugoslavia.

Lamian è un sopravvissuto, ma un sopravvissuto molto speciale. Era un Kapo, un prigioniero che ha servito come guardia del campo per salvarsi. Ma Lamian si è salvato?

A guerra finita, riprende la sua vita nella città bosniaca di Banja Luka, lavora in un ufficio di sondaggi, affitta una stanza, mangia tutte le patate calde che vuole, senza preoccuparsi di salarle: l'importante è la quantità. Se solo smettesse di guardarsi alle spalle e di spaventarsi per strada nel timore che qualche sconosciuto si faccia avanti, gli dia uno schiaffo in faccia e dica a voce alta: "Eccone uno".

Se solo potesse smettere di preoccuparsi di Helena Lifka, che si rivelò essere una jugoslava, e per di più ebrea; una delle donne che fece venire nuda nel capanno degli attrezzi dove aveva nascosto l'oro, e che si sedette sulle sue ginocchia in cambio di pane e burro e un po' di latte caldo. Potrebbe tornare da un giorno all'altro, ormai anziana, e puntare il dito accusatore.

In questo romanzo magistrale, Aleksandar Tisma mostra passo dopo passo come la paura possa trasformare un normale essere umano in un mostro.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781681374390
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2021
Numero di pagine:312

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)