Ka Osi Sọ Onye: La filosofia africana nell'era postmoderna

Titolo originale:

Ka Osi Sọ Onye: African Philosophy in the Postmodern Era

Contenuto del libro:

Questa raccolta si occupa di comporre il pensiero a livello di modernismo e di scomporlo a livello postmoderno, dove molti galli potrebbero cantare, con la filosofia africana come punto focale. Si compone di due parti: la prima si intitola “Il viaggio della ragione nella filosofia africana” e la seconda “La filosofia africana e il pensiero postmoderno”.

In entrambe le parti sono presenti sette capitoli. Cinque dei saggi vengono qui riproposti come selezioni importanti, mentre nove sono saggi completamente nuovi, commissionati per questo libro. Come suggeriscono i titoli, nella prima parte la filosofia africana si dispiega nella manifestazione della ragione come incorporata nel pensiero moderno, mentre nella seconda parte trae l'effetto della ragione come implicata nell'orientamento postmoderno.

Mentre la prima parte colpisce quella che V.

Y. Mudimbe chiama la “struttura colonizzatrice” o il logo-fallo-euro-centrismo greco-europeo nel pensiero, la seconda parte colpisce gli eccessi del modernismo e valorizza in parte il postmodernismo.

In alcuni capitoli, il modernismo viene presentato come una versione intellettuale del comunitarismo caratterizzato dal cliché “la nostra gente dice”. Il nostro pensiero è che la voce della ragione non è la voce del popolo, ma la voce di un individuo. L'idea di questo libro è quella di aprire nuovi orizzonti alla disciplina della filosofia africana.

La filosofia africana viene così presentata come un discorso di disaccordo. Senza rivalità di pensiero, l'Africa si accontenterà di molto meno. Questo dà al postmodernismo un posto importante, forse meritatamente più importante di quello che la storia della filosofia gli assegna.

È quel momento filosofico in cui si dice che “i filosofi devono smettere di parlare come divinità nei loro santuari culturali egemonici e iniziare a conversare al di là delle frontiere gli uni con gli altri”. In questa conversazione, l'obiettivo dei filosofi africani non deve essere quello di trovare risposte definitive, ma di sostenere la conversazione che, sola, può estendere la ragione umana ai suoi confini più remoti.